Rischio morte sul lavoro per un operaio di 64 anni al San Giovanni di Napoli. Nella bufera l’Asl Napoli 1 Centro. Presentata interrogazione del Consigliere Muscarà


“Durante il lavori di ristrutturazione e rifacimento dell’impianto idraulico dell’Ospedale San Giovanni di Napoli, un operaio di 64 anni dopo una brutta caduta è stato ricoverato in terapia intensiva e rischia la vita dopo un trauma cranico e facciale; l’incidente è avvenuto giovedì 20 luglio, ma le prime notizie sono trapelate, stranamente, solo due giorni dopo – dichiara il Consigliere Muscarà in seguito alla presentazione di un’interrogazione – In base al sopralluogo eseguito e dai controlli effettuati, emergono gravissime violazioni delle norme sulla sicurezza antinfortunistica; inoltre, l’operaio sembra non fosse inquadrato regolarmente a livello contrattuale. Questi fatti gravissimi avvenuti in un cantiere beneficiario di finanziamenti pubblici. L’Asl Napoli 1 Centro è l’Ente appaltante e, in base alle leggi vigenti, ha il compito di controllare, di vigilare e verificare a livello amministrativo l’affidabilità e la correttezza delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, prima di liquidare i Sal (Stato di avanzamento dei lavori) – sottolinea la consigliera regionale. Non potevo stare a guardare e per questo ho chiesto se l’Asl ha chiesto alle imprese esecutrici l’esibizione del Durc (Documento unico regolarità contributiva); se i dipendenti indicati nel Durc dalle imprese corrispondono effettivamente allo stesso numero di lavoratori operanti nel cantiere; se è stato attuato il piano di sicurezza e di sorveglianza sanitaria. Infine, quali sono i soggetti rispondenti alle figure professionali del Dirigente per la sicurezza, il Responsabile del servizio prevenzione e protezione e tutte le altre figure nominate obbligatoriamente in base al Testo Unico sulla sicurezza e quali le loro responsabilità?” – conclude il consigliere nell’interrogazione.