Napoli, nuovo provvedimento del Comune. Il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno: “Finalmente a San Gregorio Armeno si venderanno solo presepi, grande traguardo. Siamo l’ultimo baluardo storico culturale architettonico della Napoli antica”

Ufficializzati oggi i nuovi provvedimenti a tutela del centro storico sito Unesco del Comune di Napoli, in particolare lo stop all’apertura di nuove attività di food and beverage per tre anni e la tutela di San Gregorio Armeno ad attività “extra presepiali”.
“Finalmente a San Gregorio Armeno si possono vendere solo pastori e presepi. Questo è un risultato importantissimo per l’artigianato, San Gregorio Armeno genera un grande indotto nel centro antico ed era ora che venisse tutelata – dichiara il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano – fortunatamente la giunta comunale che ringrazio vivamente, è stata ricettiva; abbiamo ottenuto una vittoria storica per la difesa di una via che parla di artigianato ed artigiani, sento che questa delibera tutelerà il nostro futuro e lo difenderà dalle nuove sfide della Napoli di domani. Questo però non è un punto di arrivo, bensì un primo grande passo; cercheremo quindi di accompagnare anche le istituzioni in un percorso che vedrebbe riconosciuta l’arte presepiale di San Gregorio Armeno, come bene immateriale e materiale dell’UNESCO. C’è il grande progetto della Scuola del Presepe che prende sempre più vita. Insomma, molta carne a cuocere, ci godiamo questo grande risultato.
Apprendo con rammarico che per le altre vie storiche di Napoli, da San Sebastiano a Port’Alba, difficilmente potranno essere tutelate, in quanto le imprese storiche lì non ci sono quasi più. Anche per questo San Gregorio Armeno resta l’ultimo baluardo storico culturale architettonico della nostra Napoli antica ancora presente. 
Voglio terminare nel ringraziare in modo speciale Teresa Armato, il sindaco Manfredi ed anche l’amico Antonio Lucidi per aver supportato la nostra causa” – conclude Capuano.