Giovedì verdetto di primo grado per l’assassino di Simone Frascogna. Presidio fuori al Tribunale. La mamma: “mi aspetto una pena dura”. Borrelli e Simioli: “ci aspettiamo l’ergastolo”.

Nella foto: la mamma di Simone Franscogna, il sindaco di Casalnuovo e Francesco Borrelli

NOLA. Nella notte del 3 novembre 2020 il giovane Simone Frascogna, insieme ad un amico, era alla guida della sua Ford Fiesta. Pare che il giovane non abbia dato la precedenza ad un’altra automobile con a bordo altri tre giovani ragazzi, Domenico Iossa di 18 anni e due minori insieme a lui. Dalla vettura hanno cercato di mettere subito le cose in chiaro: “Tu non sai a chi appartengo“ facendo nascere una lite. Uno degli aggressori a un certo punto ha tirato fuori un coltello e sferrato numerosi fendenti. Simone è stato raggiunto da 9 fendenti, due dei quali fatali. Lo scorso giugno è iniziato il processo a carico dell’assassino di Frascogna. La Procura di Nola ha chiesto l’ergastolo per Domenico Iossa e giovedì (domani) ci sarà il verdetto di primo grado. Natascia Lipari, la mamma di Simone, ha parlato oggi in diretta alla radiazza con Gianni Simioli e il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: “Mi aspetto una pena dura. La mia vita è terminata il giorno in cui hanno ucciso mio figlio. Non chiedo vendetta ma giustizia affinchè altri ragazzi non perdano la vita per motivi banali.”
Ci aspettiamo l’ergastolo (che poi significa 26 anni circa di carcere effettivo) perchè c’è bisogno di giustizia e di condanne esemplari contro gli assassini, i criminali e i delinquenti” hanno dichiarato Borrelli e Simioli che sosterranno il presidio degli amici e familiari che si terrà domani fuori al Tribunale.

COMUNICATO STAMPA