Educare nei mutamenti. Sostenibilità didattica nella transizioni tra fragilità e opportunità , ultima pubblicazione a cura della pedagogista Maria Luisa Iavarone edita per Franco Angeli, 2022.

Nella fase post covid, per quanto breve possa esser durato il respiro di sollievo, l’umanità intera prende sempre più consapevolezza della nuova sfida che l’attende: l’emergenza climatica incombe!

La Vita è un ciclo e per quanto spazio l’uomo abbia sottratto all’ambiente con processi di antropizzazione, i tempi cambiano e la Natura rivendica i suoi spazi soffocando l’uomo nello stesso globo nel quale l’ ha accolto.L’equilibrio naturale minato si riflette nel senso di precarietà umano e ha una forte ricaduta sui rapporti sociali.

Maria Luisa Iavarone,Professore Ordinario di pedagogia sperimentale presso l’università degli Studi di Napoli “Partenope”in risposta alla tempesta sociale presenta la sua ultima pubblicazione “Educare nei mutamenti. Sostenibilità didattica nella transizioni tra fragilità e opportunità.”

Nell’Era della Rivoluzione Verde in cui si investe sulla sostenibilità del sistema economico e tecnologico al fine di una società che avanza con un impatto ambientale pari a zero; altro tema da affrontare: << Che impatto ha la qualità dell’istruzione all’interno della società?>> La docente nel volume da “responsabile cartografa” crea una mappa di navigazione per sopravvivere all’Odissea del presente, che è in allerta naufragio anche in materia di sicurezza sociale.

Il testo curato dalla pedagogista è rivolto a insegnanti, educatori, pedagogisti, psicologi, professionisti di ambito socioeducativo per evitare che siano sopraffatti dal cambiamento repentino, che potrebbe destabilizzare la loro sfera emozionale e l’equilibrio della società, cui sono chiamati ad essere radici stabili di alberi in continua crescita e massima rigogliosità. La fragilità, figlia di tanto squilibrio è il cuore problematico del ragionamento e simbolo che la professoressa ha scelto come compagno di cammino, a testimone della sua vita è il colibrì, volatile corpuscolare, eppure così tenace da sfidare il mondo circostante con il battere delle sue ali in modo costante e martellante per librarsi in aria e per affermare la sua esistenza. Fragilità e sicurezza sociale due valori in cui la docente crede ferventemente e per ciò capisaldi della sua campagna elettorale, da candidata alla camera.Da un post sui social emerge la sua volontà di essere “intellettuale disorganico”, categoria gramsciana che indica la figura dell’intellettuale, che vivendo la marginalità sociale, tende ad essere tafano affinché temi aguzzi possano pungere le coscienze umane.*Gramsci vive e scrive nei “Quaderni del Carcere” l’esperienza della prigionia fascista, la docente vivendo l’esperienza della prigionia intellettuale ai tempi di un disequilibrio sociale batte le ali per cercare un equilibrio in materia di educazione, giustizia sociale, legalità e sicurezza .

Marianastasia Lettieri