ARZANO. Donne con bambini per occupare abusivamente le case popolari. Borrelli (Europa Verde): “a questi soggetti va revocata la patria potestà. Arzano è una polveriera con una presenza insostenibile di camorristi. C’è bisogno di un intervento massiccio per tutelare i cittadini perbene”.

ARZANO.Nella 167 di Arzano i carabinieri hanno denunciato a piede libero per occupazione abusiva ed invasione abusiva di edifici 6 persone. I controlli sono stati eseguiti in via Cristoforo Colombo. I denunciati sono 2 uomini già noti alle forze dell’ordine e 4 donne incensurate ed hanno tra 24 e i 38 anni. Tra i 6, infatti,un 33enne già noto alle forze dell’ordine nonostante fosse residente in via Colombo ha deciso di occupare un altro appartamento poco distante. Le donne, mamme di bambini piccoli, secondo le forze dell’ordine, sarebbero state mandate in “avanscoperta”. Una modalità utilizzata per assicurarsi l’occupazione illegale ed evitare di essere poi sgomberati, secondo quanto ricostruito dagli investigatori che stanno indagando sul fenomeno in questi mesi. “Il sistema criminale di accaparramento degli alloggi popolari continua. Quelli occupati da soggetti con residenza già in altri alloggi è il tipico sistema con cui agisce la camorra che gestisce circa 1/3 delle case popolari che subaffitta. L’aver utilizzato donne con bambini piccoli è il tipico modus operandi per evitare di essere cacciati successivamente dalla forze dell’ordine, in alternativa i criminali si “dotano” di persone anziane e malate o di disabili. Se la legge prevedesse la revoca della patria potestà a chi utilizza i figli per simili atti si porrebbe fine rapidamente a un fenomeno indegno. I clan purtroppo stanno dilagando nell’occupazione di alloggi pubblici che rendono o come luoghi dove realizzare piazze di spaccio o per subaffittarli a nero. Arzano in particolare è una polveriera. Sciolto a ripetizione per infiltrazioni oramai ha una presenza insostenibile di camorristi sul territorio. C’è bisogno di un intervento massiccio per tutelare la gente perbene” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

COMUNICATO STAMPA