Verona: Vinitaly arriva alla 55esima edizione. In evidenza i vini campani.

5 Aprile 20235 Aprile 2023 Marianastasia Lettieri Irpinina, Napoletano, Salernitano, Salvatore Sapio, Sannio, Terra di Lavoro, Verona, Vinitaly, Vino

di Marianastasia Lettieri

Il Salone internazionale dei vini e dei distillati arriva alla 55esima edizione (expo dal 2 al 5 aprile 2023).
Oltre quattromila espositori da oltre 30 Paesi presso Veronafiere. Era il 1967, quando nel Palazzo della Gran Guardia vennero organizzate le prime Giornate del Vino Italiane.
La fiera veronese, da cinquantacinque anni, richiama, nel cuore antico della città, l’intera filiera vinicola globale.
La manifestazione si apre al confronto tra produttori e consumatori, operatori del mercato internazionale e a tutti coloro che sono impegnati nel settore enologico.
L’area espositiva è suddivisa in padiglioni, ognuno dei quali rappresenta una regione diversa.
Anche la regione Campania ha risposto all’appello con 220 aziende che arrivano dal Napoletano, da Terra di Lavoro, Irpinia, Sannio e Salernitano.

Dal padiglione del Vinitaly a Vita Web TV arriva l’esperienza di Salvatore Sapio, responsabile commerciale, addetto alle vendite, wine & food.

Marianastasia: Qual è stato il suo ruolo in questa grande kermesse del vino?

S. Sapio: Ho partecipato in rappresentanza dell’azienda, di cui faccio parte per comunicare sulle sue attività

Marianastasia: Quale la sua esperienza al padiglione Campania?

S. Sapio: In Campania sono stato sorpreso dalle grandi potenzialità espressive dei vini lavorati con amore e passione e grandi sacrifici. Vini che esprimono il passato glorioso dei nostri territori e le promiscuità culturali che si fanno strada dal Regno delle due Sicilie ad oggi. Ho apprezzato molto la lungimiranza di alcune aziende giovanissime gestite da donne

Marianastasia: Con che bagaglio tornerà a casa? (Oltre, sicuramente, a qualche cassetta di vino)

S. Sapio: Ritorno a casa con un emozionante desiderio d’innovazione. Per i prossimi anni la filiera si propone una più nutrita serie di controlli per garantire una sempre maggiore sicurezza alimentare per il benessere del consumatore. Si è puntato molto sul ‘bio’, che permette di esaltare le singolarità di tutto il prezioso territorio italiano. Non è mancata, seppur in un contesto internazionale, la promozione del made in Italy, per dare sempre più forza alle aziende Italiane, prestando attenzione a non chiuderci campanilisticamente solo nelle nostre piccole comunità e tradizioni; ma aprendoci alla conoscenza del mondo

Marianastasia: Queste fiere sono anche momenti importanti di formazione. Cosa ci dice a proposito dei prodotti dell’agroalimentare in Italia, dal momento che non c’è bicchiere di vino che si rispetti, senza piatto d’accompagnamento?

S. Sapio: Informarsi e formarsi sui prodotti dell’agroalimentare italiano significa valorizzare l’Italia da Nord a Sud. Le nostre eccellenze sono uniche e inimitabili grazie alla nostra amata Italia baciata da microclima che dona unicità ai prodotti della nostra terra.”

Il nostro intervistato ci rende anche partecipi degli incontri al Vinitaly e ci porta con lui in un momento “simposiale” dal sapore internazionale.