Traffico rifiuti speciali in Tunisia, 16 misure cautelari.
La consigliera Muscarà: “L’assessore diceva che non c’erano preoccupazioni, dal 2020 da sola in Consiglio a denunciare”“Il traffico dei rifiuti in Tunisia è una vicenda della quale dal 2020 mi sono occupata lungamente grazie alla collaborazione di pochi giornalisti, tra cui Bernardo Iovine di Report e Pasquale Sorrentino di Salerno. Scoprimmo questa gravissima vicenda, partì una denuncia importante per un tema scottante e soprattutto pericoloso – ha dichiarato la consigliera indipendente Maria Muscarà, in seguito al blitz di questa mattina, coordinato dalla Procura della Repubblica di Potenza, su un traffico internazionale di rifiuti speciali tra l’Italia e la Tunisia; agli arresti imprenditori ed un funzionario della Regione Campania -. “Il silenzio totale dei politici locali e nazionali – continua Muscarà – fu ed è assordante, nonostante le prove e la gravità della questione a livello nazionale. Già lo scorso anno, dopo la rimozione dell’ormai ex ministro dell’Ambiente, il tunisino Mustapha Aroui, arrivò anche la condanna con altri tre imputati a tre anni di carcere dal Tribunale di Tunisi. Fu condannato anche un ex funzionario del ministero a dieci anni di carcere. Uno scandalo questo dei rifiuti partiti dalla Campania, e nessun consigliere mi ha aiutato a portare alla luce e a denunciare, fui lasciata sola; ricordo ancora quando l’assessore diceva che non c’erano preoccupazioni ed il silenzio totale di De Luca. Il ministro che subito fu “deposto” adesso si fa tre anni di carcere. Da tempo denunciamo ed abbiamo messo le mani nella palude delle esportazioni dei rifiuti, rischiando veramente tanto, adesso ci aspettiamo che il ‘funzionario’ parli, considerando che è impossibile che abbia fatto tutto da solo”.
comunicato stampa