ROMA. Professioni tecniche: da qui al 2030 sempre più giovani, laureati e donne. Al XV Congresso dei Periti Industriali i risultati della ricerca “Delphi” realizzata dal Prof. De Masi. Il Congresso oggi e domani, presso l’Auditorium Antonianum
ROMA. Sempre più giovani, soprattutto laureati e donne, punteranno da qui al 2030 su una professione tecnico-scientifica. Professioni che saranno sempre più a “banda larga” cioè estremamente diversificate per ruoli, competenze e servizi offerti. Parallelamente il mondo delle professioni evolverà sostanzialmente, così come il ruolo degli Ordini professionali che saranno sempre più erogatori di servizi. A queste evoluzioni faranno da traino le innovazioni tecnologiche, in particolare l’Intelligenza Artificiale, che modificheranno il lavoro intellettuale assorbendo un quarto delle attuali occupazioni.
Questi alcuni dei risultati emersi dall’indagine previsionale “Il futuro delle professioni tecnico-ingegneristiche. Scenario 2030” realizzata dallo studio del Professor Domenico De Masi attraverso il metodo “Delphi” che sarà presentata a Roma, a partire da oggi, presso l’Auditorium Antonianum, in occasione della giornata inaugurale del XV Congresso nazionale dei Periti Industriali, organizzato dal Consiglio nazionale e dall’Ente di previdenza di categoria, che si chiuderà il 22 settembre con una giornata dedicata alla presentazione del Documento programmatico di categoria che sarà sottoposto a mozioni e votazione da parte dei delegati e si chiuderà con le relazioni del Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali Giovanni Esposito e del presidente dell’Ente di Previdenza di categoria Paolo Bernasconi. CS