PROFESSIONI, PARTE DA NAPOLI LA SFIDA PER L’INNOVAZIONE LANCIATA DALL’ORDINE DEI PERITI INDUSTRIALI. L’occasione, la celebrazione della X Giornata del Perito Industriale
Piena attuazione della riforma Cartabia che introduce l’Albo Unico Nazionale dei Consulenti Tecnici d’ufficio e relativa formazione continua; adeguamento verso l’alto delle parcelle dei Consulenti Tecnici d’Ufficio dei Tribunali; modifica del sistema elettorale per l’elezione dei rappresentanti dell’Ordine dei Periti Industriali: sono questi alcuni dei temi alò centro delle tavole rotonde organizzate dall’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Napoli, nell’ambito della X Giornata del Perito industriale che si è tenuta a Napoli nell’Aula Magna della Scuola Politecnico e delle Scienze di Base del Complesso Napoli Est dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” a San Giovanni a Teduccio.
Tra i relatori, i senatori Sergio Rastrelli e Luigi Nave, il magistrato Donato Ceglie e l’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani.
Nel corso dell’incontro, il presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali Giovanni Esposito, e quello provinciale, Maurizio Sansone, hanno sottolineato come le professioni tecniche stiano vivendo un importante momento di transizione visto che, dopo il 2024, per iscriversi all’Ordine non sarà più sufficiente il solo diploma, ma sarà necessario conseguire almeno una laurea triennale.
Il nuovo percorso formativo è strutturato con un anno di teoria, uno di laboratorio ed un terzo di tirocinio che potrà essere svolto presso uno studio professionale privato, un’azienda o un ente pubblico: “una scelta, quella di elevare il livello di conoscenze ed esperienza degli iscritti – hanno spiegato Esposito e Sansone – che renderà i periti industriali ancora più affidabili e capaci di cogliere la sfida dell’innovazione”.
Al termine dei lavori si è svolta, infine, la cerimonia di consegna delle onorificenze ordinistiche agli iscritti nell’Albo provinciale di Napoli.