PADULA. ANIMALI IN PREMIO IN UNA LOTTERIA DEDICATA A SAN FRANCESCO. ACCADE NEL CILENTO. OIPA SCRIVE AL SINDACO E AL VESCOVO PER LA REVOCA.

La protesta dell’Oipa corre anche online: “Gli animali non sono oggetti”

PADULA. Si mettono in palio agnelli vitelli, maiali, conigli, galline e polli in una festa organizzata in onore di San Francesco d’Assisi in un convento francescano. È paradossale, ma è quel che accade ogni anno a Padula, in provincia di Salerno. Gli animali, tanto amati dal Santo di Assisi, vengono dati in premio come fossero oggetti. Per questo, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha inviato tramite il proprio Ufficio legale un’istanza al sindaco, Michela Cimino, e al vescovo della Diocesi, Antonio De Luca, affinché sia annullata la “Riffa degli agnelli” in programma il prossimo 8 ottobre nell’ambito dei festeggiamenti nel Convento di San Francesco del piccolo Comune del Cilento (vedi locandina). L’associazione si riserva d’intervenire nelle sedi opportune qualora in quel contesto si rilevassero attività che possano configurare illeciti a danno degli animali.
L’Oipa dà in questo modo voce, oltre agli animali, anche alle persone che in questi giorni stanno segnalando l’evento all’associazione.
L’istanza rileva inoltre che: “Seguendo l’esempio di diverse Regioni, come per esempio la Lombardia, è al vaglio anche della Regione Campania lo studio sulla possibilità d’introdurre un divieto di messa in palio e/o utilizzo, in occasione di feste, sagre, manifestazioni ecc., di animali come premio. (…). Un auspicato intervento legislativo di questo tipo dovrebbe indurre l’Amministrazione comunale, garante per legge della tutela degli animali presenti sul suo territorio, a escludere l’esecuzione di eventi che, con tutto il rispetto, rappresentano un retaggio antico ed obsoleto rispetto all’attuale cultura popolare”.
L’articolo 9 della Costituzione italiana tutela degli animali che godono, grazie al Trattato internazionale di Lisbona, la qualifica di “esseri senzienti”, quindi è tempo di superare tradizioni obsolete che offendono gli animali e chi li ama, osserva l’Oipa.
L’associazione lancerà in serata nei suoi canali social una protesta online che consente a chiunque d’inviare un’email al sindaco e al vescovo con la richiesta di rinunciare a questa tradizione che, oltre a non rispettare gli animali oggetto della lotteria, non è coerente con l’insegnamento di San Francesco.

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Stefano Scoppio

Stefano Scoppio

Fervente appassionato del periodo più sfigato della letteratura italiana (gli anni '90), pieno di passioni multiformi e contraddittorie. Scrivo per il mio diletto e nella speranza di suscitare una riflessione