NAPOLI- Un ‘classico’ assai problematico, tra scienza e “grazia” (χάρις) poetica: “Arato, Ipparco e la ricezione antica dei Phaenomena.”

É il titolo del primo seminario in presenza tenuto dalla professoressa Francesca Schironi, docente di Letteratura greca, studiosa di filologia e papirologia presso l’università del Michigan, invitata a prender parte al IV ciclo di seminari di letteratura greca – il testo e la sua interpretazione – organizzati ormai da anni dalla professoressa Daniela Milo, docente di Letteratura greca presso il Dipartimento di Studi Umanistici.

Il giorno Giovedì 14 ottobre alle ore 15:30 docenti e studenti dell’Ateneo hanno preso parte all’evento in presenza nell’aula DSU2 e in contemporanea sulla piattaforma Microsoft Teams, della cui gestione è stata curatrice la docente organizzatrice.

Il tema del seminario è incentrato sul rapporto tra poesia e astronomia: la relatrice ha preso in esame il poema in esametri di Arato di Soli nel “Commentario” ad Arato a cura dell’astronomo greco Ipparco di Nicea (II a.C). Quest’ ultimo critica l’attendibilità e la verità scientifica dei Phaenomena di Arato, mostrando scarso interesse per la “ grazia” poetica.

L’interrogativo a questo punto sorge spontaneo: “É possibile correggere la poesia con la scienza?

Nel caso preso in esame l’astronomo Ipparco, di fatto, corregge la poesia con la scienza.

Ma la storia della poesia vede anche altri casi simili: il poeta Anacreonte descrive nelle sue liriche la cerva femmina con le corna, nonostante in natura l’assenza di tale tratto lo distingua dall’animale maschio.

In età ellenistica vivo è l’attivismo della scienza filologica: Zenodoto propone, come correzione, nel testo, “amabile” al posto di “cornuta” per la cerva, mentre Aristofane di Bisanzio lo critica reputando sbagliato correggere l’arte poetica con la tecnica.

Tale posizione è la stessa che adotta Aristotele, secondo cui l’obiettivo della Poesia è la mimesi, non tanto la verità scientifica.

A quale fine mira la poesia, in particolar modo il poema di Arato: diletto o istruzione?

C’è chi lo intende come un manuale scolastico di astronomia, e chi, come Ipparco, riprendendo Eratostene, afferma che ogni poeta mira al diletto indipendentemente dall’istruzione.

A questo punto Il “Commentariodi Ipparco ad Arato è un progetto fallito?

L’idea dell’astronomo di criticare il contenuto scientifico del poema è un progetto fallito, considerando anche il successo che hanno riscosso i Phaenomena di Arato e, paradossalmente, l’unico scritto di Ipparco che é sopravvissuto è Il “Commentario” ad Arato.

L’astronomo ha trascurato la figura del poeta, che, invece, ha garantito la sopravvivenza dell’astronomo: è dunque la poesia a determinare la memoria della scienza.

Qual è il fine che intendono perseguire questi cicli di seminari?

Sicuramente valorizzare la trasmissione del sapere e la discussione feconda sui testi antichi appartenenti a diversi generi letterari, focalizzando le problematiche che emergono dalla lettura diretta del testo greco e dalla sua corretta esegesi.

La parola e le lettere che ruolo svolgono nella società odierna?

In un periodo critico come quello post covid, come ha sottolineato la relatrice Francesca Schironi, è di fondamentale importanza il messaggio che veicolano i media, che, alla stregua della poesia, hanno una funzione psicagogica.

Così come in poesia, la grazia poetica che produce diletto, è importante nel veicolare una particolare informazione, come ad esempio, i bollettini covid o gli aggiornamenti sull’evoluzione della pandemia. Il progresso della ricerca in materia richiede una specifica attenzione in quanto l’informazione non deve giungere solo al mondo scientifico, ma all’intera umanità, data l’estensione del fenomeno su scala mondiale.

La “grazia” (χάρις) è un mezzo potente per comunicare a tutti.

L’ obiettivo dei seminari organizzati presso il DSU è anche far sì che gli studenti vengano a conoscenza delle ricerche in corso e entrino in contatto con la comunità scientifica, così da trarre ispirazione per il loro percorso di studi.

Il prossimo appuntamento del ciclo di seminari “Il testo e la sua interpretazione: seminari di letteratura greca” si terrà in presenza il giorno giovedì 28 ottobre, alle 15.30 presso l’aula ex-Cataloghi Lignei.

-Scritto da: Marianastasia Lettieri