Napoli: spara contro un passante che aveva bloccato il figlio pirata della strada che aveva investito una persona, donna estranea alla vicenda ferita a gambe.

Borrelli: “rischia di rimanere invalida e con abilità motorie ridotte a causa di questo delinquente. Sostegno a questa persona e il coraggioso cittadino russo. Come è possibile che non sia stata già levata da tempo la patria potestà a questo padre delinquente?” NAPOLI.Potrebbe non camminare più come prima una delle tre persone rimaste ferite la sera di venerdì scorso, a Napoli, da Mario Tufano, il 37enne pregiudicato il quale per vendicare il figlio protagonista di un incidente stradale, ha sparato 6-7 colpi di pistola ad altezza d’uomo, contro un cittadino russo intervenuto per difendere la donna investita dal ragazzo con lo scooter di famiglia. I colpi esplosi da Tufano contro lo straniero, che aveva bloccato il figlio per impedirgli di dileguarsi, oltre ad avere ferito il cittadino russo al braccio e alla cosciasinistra, hanno anche raggiunto di striscio un uomo e una donna alla quale invece hanno provocato gravi lesioni, tra cui lo scoppio della tibia e la perforazione del calcagno, lesioniche, scrive il gip Chiara Bardi “potrebbero compromettere la sua abilità motoria”. Il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del carcere, tra le altre accuse, per tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà e per lesioni personali gravi. “Il delinquente che ha sparato merita una punizione durissima. Non solo ha sparato un coraggioso cittadino russo che aveva giustamente fermato il figlio dodicenne dopo un investimento di una donna e che invece di prestare soccorso e assumersi le responsabilità aveva tentato di scappare ma ha colpito anche una donna ucraina che era nel negozio dove si era rifugiato il russo per comprare dei cioccolatini al figlio. Questa donna potrebbe restare invalida a vita e la famiglia senza la sua attività lavorativa potrebbe entrare in seria difficoltà economica. Per questo con Gianni Similoi della radiazza e con alcuni cittadini della Sanità stiamo organizzando immediatamente una raccolta fondi per sostenere sia la donna vittima innocente di questo pregiudicato che il cittadino russo che coraggiosamente ha aiutato la donna investita. Ci domandiamo come sia possibile che un ragazzino di 12 anni cresca in un contesto criminale come quello della famiglia di Mario Tufano ,nella quale circolare su uno scooter senza casco a 12 anni e investire una persona e poi fuggire siano considerate la normalità, senza che siano già intervenuti i servizi sociali a levare ai genitori la patria potestà” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. COMUNICATO STAMPA