“MANGANELLATE PER LA PALESTINA “
Ieri abbiamo assistito nelle piazze di Siena e Firenze, durante una manifestazione per la Palestina da parte di studenti e studentesse, all’ennesimo episodio di violenza da parte delle forze dell’ordine.
I manifestanti sono stati duramente manganellati senza nessun motivo apparente e senza nessuna giustificazione, visto che la manifestazione è stata del tutto pacifica.
Non è la prima volta che si assiste a tutto ciò, anche a Napoli in occasione di un presidio fuori la sede Rai, come protesta contro la censura su quello che succede in Palestina e sulla questione del comunicato Rai ritenuto da molti inaccettabile, i manifestanti erano stati caricati e manganellati dalla Polizia.
Quello che è successo ieri è un episodio gravissimo, in alcuni fotogrammi si vede la brutalità con cui hanno manganellato i ragazzi, addirittura in un fotogramma si vede il ghigno sorridente di un poliziotto.
Da anni in molti si chiedono come mai in Italia non si metta il numero identificativo sul casco degli agenti, come previsto in tanti paesi, affinché si possa identificare chi abusa del proprio potere e della propria divisa.
Abbiamo inoltre assistito al silenzio del Governo e alla richiesta da parte delle opposizioni affinché il Ministro degli Interni Piantedosi riferisca in aula e chiarisca in Parlamento per i fatti accaduti.
Dopo “ le manganellate per la Palestina “ della mattina di ieri, gli studenti alle 18 si sono recati davanti alla sede della Prefettura, presenti anche esponenti di varie forze politiche, e nello stesso tempo si è formato un presidio spontaneo sotto al comune di Pisa.
Poi verso le 19 le due piazze si sono riunite ed hanno proseguito con un lungo corteo fino ad arrivare a piazza Dei Cavalieri, dove erano presenti circa 5000 manifestanti.
Una piazza fatta da studenti e studentesse, insegnanti, genitori, persone venute anche da fuori città, per dare solidarietà agli studenti aggrediti, il bilancio parla di 18 feriti tra cui 11 minorenni, per dare solidarietà alla causa Palestinese e soprattutto per chiedere che vengano presi provvedimenti per i fatti gravi accaduti.
Arriverà una risposta del governo e verranno presi provvedimenti?
Ci auguriamo che episodi di questo tipo non avvengano più e che vengano condannati.
Gennaro Mallozzi
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