GRUMO NEVANO, il sindaco Gaetano Di Bernardo ha ritirato questa mattina le dimissioni, dopo il consiglio comunale di ieri convocato sul bilancio. Che è stato approvato dai soli presenti in aula, Assenti 7 consiglieri.

GRUMO NEVANO. Questa mattina alle 11.15 il sindaco Gaetano Di Bernardo ha ritirato le dimissioni. Aveva tempo fino alle 24 per fare marcia indietro. E lo ha fatto solo dopo che la maggioranza ha approvato il bilancio di previsione. Diventato strumento di contrattazione per rivendicare posti nella giunta. Alla fine l’azzeramento c’è stato anche se restano dei 5 assessori dell’esecutivo “licenziato”, solo due, Giuseppe Landolfo – che era vicesindaco (la delega è al momento congelata) ed Angela Lamanna. Con incarichi però diversi rispetto al precedente esecutivo: Landolfo va a bilancio e tributi, mentre Lamanna pari opportunità, personale, innovazioni tecnologiche, trasparenza e legalità e fondi nazionali ed internazionali. Arriva invece da Torre del Greco il nuovo assessore alle politiche sociali, sport, cultura disabilità e politiche giovanili, Annarita Di Donna. Si attendono adesso gli altri due nomi. La giunta comunque ha il numero legale per poter operare. Si chiude così il braccio di ferro tra maggioranza e sindaco, che per un mese ha tenuto con il fiato sospeso la città. Con la spada di Damocle di un nuovo scioglimento del consiglio. Anche se l’approvazione del bilancio e quella del documento unico di programmazione hanno registrato solo 9 voti, tutti quelli dei presenti. Assenti in 7. La nuova maggioranza, dopo l’adesione di Giuseppe Chiacchio e Guido Miele, dovrebbe contare 13 consensi, ma ben 4 erano assenti, qualcuno ha fatto pervenire giustificazione, per qualche altro l’assenza assume un significato diverso. Questi gli assenti Aldo Chiacchio, Cristina Gervasio, Antonio Iovinella e Giuseppe Coppola. Assenti anche i 4 che sono stati sempre in minoranza, anche per qualcuno di loro è arrivata la giustifica: Giovanni Landolfo, Agnese Scarano, Susy Ligori e Anna Chiara Faccenda. Non manca la nota polemica di Articolo 1: “Vedremo i risultati di questa ennesima farsa, una cosa è certa, il tutto si è discusso nel chiuso di qualche studio, senza un confronto con le forze politiche, tra la maggioranza e una parte malsana dell’opposizione il cui solo obiettivo erano le cariche assessoriali e la delega del vice sindaco. Con i ricatti non si va da nessuna parte! Noi con le nostre piccole forze continueremo a fare la nostra parte con determinazione, coerenza e soprattutto per il bene della città e dei cittadini”.

Roberta Elviri