Dati choc su corruzione in Campania. Borrelli (Europa Verde): “questi numeri non ci meravigliano affatto. Su ogni 100 persone al massimo una è disposta a denunciare e solo in casi gravissimi. Per invertire questa tendenza ci sarà bisogno di molto tempo e grande volontà”.

NAPOLI.”I risultati della ricerca commissionata dall’Unione Europea e condotta dall’Università di Göteborg pubblicati dal Corriere del Mezzogiorno, secondo i quali la Campania è al primo posto in Italia e al sesto in Europa per corruzione percepita, non ci meravigliano. Che la situazione sia drammatica dal punto di vista della corruzione è noto da tempo. E’ anche vero che c’è una omertà e una collusione diffusissima. Se infatti fosse vero che il 6% degli intervistati ha pagato una “mazzetta” nell’ambito sanitario dovrebbero esserci innumerevoli denunce nelle procure campane. Invece ci risulta che siano molte poche.
Molto spesso ci siamo trovati soli nel combattere contro i sistemi corrotti. Come è successo al San Giovanni Bosco dove solo grazie a un’azione determinata di magistratura e carabinieri e all’impegno dei due commissari della Asl Napoli 1 Folenza e Verdoliva si è riuscito a smantellare un sistema criminale che andava avanti da anni. All’Ospedale del Mare avevo fatto licenziare un primario che aveva chiuso il proprio reparto per fare una festa.
Nonostante le mie proteste e le mia azioni amministrative è stato assunto in un’altra asl con l’avallo di tutto il sistema. Addirittura da anni aspettiamo le sentenze per i furbetti del cartellino del Loreto Mare che per legge sono stati riassorbiti in altri ospedali. Alcuni di loro sono coinvolti nella nuova inchiesta degli stipendi gonfiati in modo truffaldino. Spesso vengo anche contestato perchè mi batto contro il sistema delle mazzette e del clientelismo. La mia esperienza personale però è che su 100 persone che lamentano la corruzione a stento una è disposta a denunciare.
Questo avviene prevalentemente per i casi più gravi di mala sanità quando ad esempio vi è un decesso. Gli altri si lamentano ma preferiscono l’omertà o al massimo sono disponibili a fare una segnalazione in modo anonimo. Purtroppo il sistema delle mazzette è nel dna di una parte consistente della pubblica amministrazione e della popolazione. Per invertire questa tendenza ci sarà bisogno di molto tempo e grande volontà ma per ora siamo in pochi” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

COMUNICATO STAMPA