CASO ASSANGE, RINVIATA LA DECISIONE DELL’ALTA CORTE DI LONDRA SULL’ESTRADIZIONE NEGLI USA
Londra 26 Marzo 2024

27 Marzo 202427 Marzo 2024 Redazione Vita Web TV

Pronunciata ieri in mattinata la sentenza a carico di Julian Assange, cofondatore di WikiLeaks, dall’ Alta Corte di Londra.

Per ora niente estradizione in America e ci sarà una nuova udienza il 20 Maggio 2024.
I giudici hanno deciso che Assange potrà ricorrere contro l’estradizione negli Usa.

Nella sentenza, di 66 pagine, però i giudici hanno anche chiesto al governo di Washington di fornire entro tre settimane ulteriori garanzie sul fatto che, se estradato, i diritti del giornalista accusato di spionaggio (per aver pubblicato tra l’altra i crimini di guerra commessi dagli USA tra Afganistan e Iraq), saranno rispettati e che non sarà in nessun caso condannato a morte.

L’Alta Corte chiede in particolare che Assange possa ricorrere al primo emendamento della Costituzione Usa, che tutela la libertà di espressione, che non sia penalizzato a causa della sua cittadinanza australiana.

I giudici hanno scritto:
«Se non riceveremo queste assicurazioni, allora concederemo il diritto all’appello e ci sarà una nuova udienza».

Quindi analizzando il dispositivo di sentenza nei confronti di Assange la strada si fa in salita e pur sembrando una buona notizia quella dell’udienza del 20 Maggio si complica la situazione per il giornalista.

Difatti i giudici Londinesi chiedendo rassicurazioni agli Stati Uniti sul trattamento del giornalista nell’eventuale estradizione, è utopistico credere che non arrivino.

Stella Assange la moglie del cofondatore di Wikileaks all’uscita del tribunale si è detta “sbalordita” della sentenza.

Nei prossimi giorni capiremo se si arriverà all’udienza del 20 maggio oppure ci sarà prima l’ autorizzazione all’estradizione.

Gennaro Mallozzi

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