ARZANO. ABBATTUTO IL FORTINO DEL CLAN DELLA “167”. DEMOLIZIONE ABUSI E LIBERAZIONE CASE OCCUPATE. IMPEGNATI OLTRE 50 UOMINI. IL CASO ERA FINITO SOTTO I RIFLETTORI DELL’ANTIMAFIA. IL COMUNE È COMMISSARIATO: “ERANO LÌ DA OLTRE 30 ANNI, PIÙ DI CINQUANTA UOMINI IMPEGNATI NELLE OPERAZIONI TRA POLIZIA DI STATO, CARABINIERI E POLIZIA LOCALE. SODDISFAZIONI DALL’ANTIMAFIA”
ARZANO. Tutto parte dal lontano 1982 dove alcune famiglie avevano realizzato delle vere e proprie abitazioni occupando spazi comunali, tra cui porticati e terrazzi, con residenze in stile “gomorra” sottraendole alla “brava” gente.
Il caso emblematico è quello di un affiliato della costola “Amato Pagano” della vicina Secondigliano che in un porticato aveva realizzato un’abitazione di lusso. Televisore gigante, vasca idromassaggio, grate blindate in ferro, giardino esotico.
Gli accertamenti per le case occupate. Il ruolo della polizia locale, oltre 15 i denunciati . Evasi canoni per 250mila euro.
La Commissione straordinaria aveva chiesto un elenco occupanti all’ACER, istituto le case popolari, prontamente pervenuto alla polizia locale che nel dicembre scorso, data di insediamento del neo dirigente dei caschi bianchi, colonnello Biagio Chiariello , aveva avviato una vera e propria attività d’indagine che aveva poi portato al censimento e denuncia di oltre 15 soggetti per occupazioni abusive abitazioni e abusi edilizi, tra cui parenti stretti di pregiudicati affiliati al clan locale, accertati oltre 250mila euro di canoni mai pagati dal 1982, furti di energia elettrica, terrazzi chiusi per evitare il “blitz” a sorpresa . Una corposa informativa inviata all’Antimafia a rilevare i profili dei soggetti particolari. Non sono mancati incomprensioni e agitazioni nel rione.
Mesi fa una lettera di minacce pervenuta alla casa comunale diretta al commissario Gabriella D’Orso, al comandante della polizia locale Biagio Chiariello e al segretario generale Rosalba Ambrosino : “Giù le mani dalla 167, recitava”. Ma le demolizioni sono andate avanti.
IL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI. PERQUISIZIONI CON SEQUESTRI DI ARMI E DROGA.
I militari della Tendenza Carabinieri di Arzano e della Compagnia di Casoria, coordinati dal Maggiore Diego Miggiano, hanno effettuato ripetuti blitz con sequestri e denunce di diversi soggetti per detenzione di armi e droga attenzionando gli affiliati del clan locale per diversi anni con altrettanti arresti e perquisizioni attuando un vero e proprio “fiato sul collo” e portando a termine le diverse operazioni.
Un intero porticato trasformato in deposito già liberato nel corso del censimento dopo le denuncia.
Grazie alla determinazione e continuità del servizio, su invito degli agenti del locale comando di Polizia locale si presentava uno degli occupanti abusivi in ufficio dopo aver ricevuto dal comune una diffida e preavvisi di addebiti per oltre ve tienila euro nel caso di demolizione e sgombero in danno. La parte liberava lo spazio occupato a modi mercatino e lo faceva spontaneamente , attività che ha portato ad un risparmio di soldi pubblici (oltre seimila euro).
I PROFILI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA, LA SINERGIA.
Diverse le riunioni in Questura, al tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica che hanno visto poi il coinvolgimento della Polizia di Stato, per i profili di ordine e sicurezza pubblica, nelle opere di demolizione affidate al dott. Pasquale Toscano, dirigente del Commissariato di Frattamaggiore.
IL BLITZ.
All’alba di stamane oltre 50 uomini tra agenti della Polizia di Stato, Carabinieri, agenti della Polizia Locale, che hanno dato ausilio a Vigili del Fuoco , operai della ditta edile, Croce Rossa, assistenti sociali, Enel hanno dato il via alle operazioni di demolizione con un vero e proprio assalto al fortino per ripristinare la legalità dove spesso la “sentinella” di turno è presente per riportare ciò che succede nel rione. Abbattute case, demolite grate di ferro, liberati i terrazzi e tolti on cancello presso l’abitazione del boss Cristiano .
ESPONENTE DEL CLAN.
Uno degli alloggi recuperati era in uso a un pregiudicato, imparentati con il boss Cristiano, finito in carcere qualche giorni fa.
Nello specifico si tratta di un porticato trasformato in un lussuoso appartamento , ed un giardino.
SODDISFAZIONI DELL’ANTIMAFIA.
Soddisfazioni dall’Antimafia, da parte dei senatori Sandro Ruotolo e Nicola Morra, del deputato Andrea Caso e di tutta la comunità arzanese che ha voglia di riscatto in una città che da anni è stata al centro del malaffare .
IL SENATORE NICOLA MORRA
“Stamattina ad Arzano, in provincia di Napoli,importante azione di ripristino della legalità coordinata dalla Prefettura partenopea. Abbattimenti di manufatti abusivi, sgomberi di case occupate da parte di soggetti legati alla criminalità organizzata, insomma recupero di una situazione di diritto.
Come in altre occasioni, non è soltanto un’azione di contrasto ad abusi edilizi, ma è il ripristino delle regole, perché lì nelle periferie di comuni troppe volte dimenticati, soprattutto dalla politica delle regole, impera la politica del più arrogante. Arzano è, fra l’altro, all’analisi della commissione Antimafia per le prossime elezioni comunali dopo lo scioglimento per infiltrazioni di stampo camorristico.
Ecco, accendiamo un faro su comuni che necessitano di legalità per ridare fiducia alla maggioranza onesta e laboriosa dei cittadini. Noi, lo Stato di diritto e delle regole, dobbiamo esserci perché solo così si fa reale azione politica, educando al rispetto di se stessi oltre che degli altri”.
COMUNICATO STAMPA