Ancora microtelefoni nei penitenziari nonostante le pene più severe.

Presso l’ istituto per minorenni di Airola(BN) nell’ambito dei controlli di routine, stanotte è stato sorpreso un detenuto minorenne che faceva uso del telefono, il personale di Polizia Penitenziaria addetto ha provveduto al sequestro e a notiziare l’A.G. Competente. Per i segretari regionali Osapp Campania Palmieri-Castaldo il problema è complesso e diffuso in tutti gli istituti campani, e la tecnologia messa a disposizione della criminalità ha facilitato stratagemmi per l’introduzione di questi microsmartphone e non solo, anche con l’utilizzo di droni. La Ministra Cartabia con l’ausilio della Politica dovrebbe mettere in campo riforme che trovino equilibrio tra la regola e il buon senso, tenendo conto del mandato istituzionale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Per il segretario generale OSAPP : la Polizia Penitenziaria costretta ad operare nelle condizioni attuali non può rendere ciò che è previsto sulla carta, ma nonostante tutto con forte senso del dovere e spirito di sacrificio si adopera nell’interesse collettivo per la sicurezza di quella società che vorrebbe altre carceri .Il plauso va, come sempre, a tutto quel personale di Polizia Penitenziaria che ogni giorno combatte in un sistema penitenziario messo in ginocchio dai tanti tagli.