A CASERTA, la quinta edizione dell’ ”European Award investigative and Judicial Journalism 2021″. Premiati giornalisti ed istituzioni.

Tra i premiati le due giornaliste afghane, le giornaliste Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh, attive per i diritti delle donne e salvate dai militari italiani.

SALVATE IN AFGHANISTAN PREMIATE IN ITALIA

Le giornaliste Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh, attive per i diritti delle donne e salvate dai militari italiani, sono state premiate il 19 novembre alla Reggia di Caserta.

Da anni Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh si battevano per i diritti delle donne in Afghanistan. Insieme a un gruppo di giovani giornaliste avevano creato un’associazione di croniste che tramite una Tv nazionale afghana e i microfoni di una radio raccontava il loro Paese, difendeva i diritti delle donne e combatteva per le loro libertà. Con l’arrivo dei Talebani e le minacce di morte, le giornaliste sono state salvate dai militari dell’Esercito Italiano e portate in Italia dove sono state premiate con il Riconoscimento Speciale al Giornalismo Internazionale assegnato dal presidente dell’European Award Investigative And Judicial Journalism 2021 per l’impegno per la pace, i diritti delle donne e della loro libertà.

GhazalYahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh sono le protagoniste di uno dei diversi premi che il 19 novembre, dalle ore 19.00, sono stati consegnati durante la cerimonia dell’European Award Investigative And Judicial Journalism 2021, condotto da Roberta Cannata inviata Rai2, che vedrà come palcoscenico la Reggia di Caserta. Il premio, alla sua quinta edizione, è stato ideato dal blogger Massimo Scuderi con la volontà di attribuire riconoscimenti ai giornalisti che rappresentano l’espressione del giornalismo giudiziario e investigativo europeo, alla P.A europea, ai comuni cittadini agli imprenditori e agli organi di stampa che si battono contro tutte le espressioni di illegalità. L’edizione 2021 gode del prestigioso patrocinio dell’Eurojust (unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea),oltre che dei patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, del Ministero della Cultura e dell’AGCOM. Inoltre Sergio Mattarella ha personalmente concesso la “Medaglia del Presidente della Repubblica” per l’alto valore sociale del premio internazionale. La madrina dell’evento sarà Lisa Clark dell’ICAN, organizzazione vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2017.

La storia delle sorelle giornaliste Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh è contraddistinta dalla loro difficile lotta per i diritti delle donne in Afghanistan tramite l’attività di croniste.  Il loro lavoro dopo il 15 agosto 2021 le ha portate a rischiare seriamente la vita. Infatti da quella data la situazione è precipitata e le giovani giornaliste, perché ormai braccate dal regime estremista talebano, hanno dovuto lasciare la loro casa e nascondersi in diversi luoghi. È stato allora che hanno deciso di chiedere aiuto ai militari italiani dell’Esercito Italiano, le quali (tre soldatesse) sono stati presenti al Premio per raccontare i concitati momenti del salvataggio. Militari che avevano conosciuto e aiutato a Herat negli anni passati. E così in Italia si è messa in moto la macchina della solidarietà e i soldati che la conoscevano hanno fatto di tutto per riuscire a salvarle. Dall’Italia hanno inviato un messaggio vocale a Ghazal suggerendole di presentarsi all’aeroporto di Kabul e gridare Tuscania ma, quando lo ha fatto, tutti gli afghani che erano attorno a lei hanno cominciato ad urlare quella parola vanificando il suo tentativo di essere individuata. Poi ancora un altro tentativo e i militari con i quali aveva collaborato le hanno suggerito di scrivere quel cartello diventato famoso. E Ghazal Yahya Zadeh con tra le mani un pezzo di cartone sul quale, con un pennarello blu, aveva scritto Tuscania è riuscita a essere salvata dai Carabinieri paracadutisti del Tuscania, che l’hanno notata e messa in salvo assieme alla sua famiglia. Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh e la loro famiglia sono giunti in Italia, anche se solo con i vestiti che avevano indosso. Ma nelle tasche hanno la speranza di un futuro migliore, dichiarando di volere esser ancora la voce delle giornaliste e delle donne del loro Paese e di far conoscere la sofferenza e i problemi che hanno vissuto.

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO LUIGI DI MAIO

Saluto i rappresentanti delle istituzioni, il presidente Massimo Scuderi, i membri del comitato d’onore e della giuria, i premiati e tutti i presenti a questa quinta edizione del Premio europeo di giornalismo investigativo e giudiziario.

Sebbene impegni istituzionali non mi abbiano consentito di essere con voi nella suggestiva Reggia di Caserta, tengo comunque a portare il saluto e l’apprezzamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per questa pregevole iniziativa, che ha ottenuto, tra gli altri, il patrocinio della Farnesina.

La tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, inclusa la libertà di espressione, è una delle consolidate priorità della politica estera dell’Italia. Sosteniamo la libera espressione e informazione in tutti i consessi multilaterali, dalle Nazioni Unite all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, dall’Unione Europea al Consiglio d’Europa, di cui abbiamo appena assunto la Presidenza del Comitato dei Ministri.

In ambito UE, l’Italia sostiene con convinzione l’adozione di atti legislativi e codici di condotta, l’attuazione di piani d’azione e la realizzazione di eventi e progetti per promuovere la libertà dei mezzi di informazione e contrastare la disinformazione, al fine di preservare e promuovere la democrazia all’interno dell’Unione Europea e tramite la sua azione esterna.

L’Italia parteciperà attivamente al Summit for Democracy, convocato dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel mese di dicembre, per riaffermare come la democrazia sia un imprescindibile bastione a tutela di sviluppo, pace e diritti umani.

Il diritto alla corretta informazione è essenziale affinché l’opinione pubblica possa esercitare il dovuto controllo democratico sulle istituzioni e sul loro operato. L’ondata di disinformazione e fake news intensificatasi negli ultimi anni in Europa e nel mondo, soprattutto nel contesto della pandemia, rischia di indebolire questo diritto. Al contempo, il contrasto a questi fenomeni non deve andare a detrimento di un dibattito pubblico democratico e plurale. La creazione dell’Osservatorio italiano dei Media Digitali, lanciato a settembre e facente capo all’omonimo Osservatorio europeo, contribuirà a monitorare le campagne di disinformazione, a difesa della democrazia italiana ed europea.

Non possiamo, d’altra parte, tacere sui rischi a cui i giornalisti sono esposti. Il numero di giornalisti nel mondo che subiscono minacce e violenze a causa della loro attività in favore della libera informazione è preoccupante. A testimonianza dalla particolare attenzione dell’Italia, a gennaio scorso abbiamo aderito alla Coalizione sulla libertà di Media, partnership a cui aderiscono oggi 49 Stati volta a sostenere la libertà e la sicurezza di giornalisti e operatori dei media e a perseguire le violazioni e gli attacchi alla loro incolumità. Contribuiamo attivamente alle iniziative che la Coalizione porta avanti, anche contribuendo finanziariamente al Global Media Defense Fund dell’UNESCO.

Voglio congratularmi, infine, con tutti i premiati dell’evento odierno: il team “Backstair” di Fanpage.it e Stefania Maurizi, specialisti del giornalismo d’inchiesta; i giornalisti Alessio Lasta e Jessica Costanzo, premiati per il loro contributo nel raccontare la lotta contro il Covid-19; Salvatore Scarpa, per il suo coraggioso impegno sociale contro i soprusi della criminalità organizzata. Mi congratulo con il Giappone per il premio che riceve in questo contesto per l’impegno nella tutela dell’ecosistema e nella ricostruzione a seguito dell’incidente di Fukushima. Dedico un pensiero speciale per l’importante riconoscimento anche agli amici Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, partner di lungo corso della Farnesina, e del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania”, con cui abbiamo collaborato – come facciamo in molti altri contesti – nelle delicate operazioni di evacuazione di agosto presso l’aeroporto di Kabul.

È anche grazie a loro e alle ufficiali e sottoufficiali dell’Esercito Italiano Rosa Pastore, Federica Dionisio e Francesca Polli, premiate oggi, che sono state tratte in salvo Ghazal e Arezo Yahya Zadeh, giovani sorelle e giornaliste, attiviste per i diritti umani in Afghanistan, a cui va il riconoscimento speciale al giornalismo internazionale per l’impegno per la pace, i diritti delle donne e della loro libertà.

L’Italia, che negli ultimi venti anni è stata a fianco del popolo afghano, continuerà ad assicurare ogni sforzo a sostegno dei diritti e delle libertà, in particolare delle donne.

Non può esservi una società veramente democratica senza un’informazione libera e pluralistica e un giornalismo indipendente. Iniziative come il Premio europeo di giornalismo investigativo e giudiziario offrono un contributo importante alla riflessione e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi temi cruciali.

Vi ringrazio ancora per l’attenzione e auguro a tutti una buona serata.

I premiati e le sezioni

Riconoscimento sezione: “Giornalismo Giudiziario e Investigativo”

La squadra specializzata Backstair di Fanpage.it

Backstair è la squadra specializzata nel giornalismo di inchiesta di Fanpage.it, composta da Salvatore Garzillo e Luigi Scarano e coordinata da Sacha Biazzo. Un modello di lavoro che abbraccia gli ingredienti essenziali del giornalismo investigativo: l’immersione nella realtà, l’indagine sui meccanismi del potere, il lavoro di squadra e tutto il tempo necessario alla realizzazione di un’inchiesta. Con la serie di video-inchieste “Lobby nera”, un lavoro di oltre due anni sotto copertura, Backstair si è infiltrato nella galassia neofascista milanese e ha raccontato i suoi rapporti con i partiti della destra istituzionale svelandone i metodi, i protagonisti, i linguaggi, gli obiettivi politici. Una cronaca coraggiosa, uno spaccato culturale e politico del paese, una denuncia accurata e documentata che ha dato il via all’indagine della procura di Milano per riciclaggio e finanziamento illecito e fatto tremare i vertici della politica italiana. Con la sua squadra di giovani giornalisti, Backstair ha saputo coniugare sulla piattaforma web la novità del linguaggio, la qualità del prodotto, l’accuratezza del contenuto e il rigore dell’inchiesta, avvicinando un pubblico giovane e vasto alla complessità del giornalismo investigativo. Il Premio europeo di giornalismo investigativo e giudiziario 2021 va a Sacha Biazzo, Salvatore Garzillo e Luigi Scarano, una squadra di professionisti che senza mediazione ha portato il pubblico nelle stanze del potere, accendendo la luce sui suoi lati più oscuri e denunciando un sistema che si è infiltrato nei partiti e nelle istituzioni.

Il premio a Backstair è il premio ad un giornalismo che non ha paura, che lavora in prima linea nell’interesse pubblico e alla ricerca della verità.

Stefania Maurizi, giornalista

Stefania Maurizi è giornalista d’inchiesta: dopo aver lavorato a lungo per La Repubblica e L’Espresso, attualmente scrive per Il Fatto Quotidiano. In collaborazione con un team di media internazionali, ho lavorato fin dal 2009 con Julian Assange e con la sua organizzazione, WikiLeaks, all’analisi e alla divulgazione di documenti coperti da segreto di Stato, militare, industriale e bancario. È infatti l’unica giornalista italiana a cui Assange ha consegnato tutti i documenti segreti di WikiLeaks.

Con il libro “Il potere segreto – Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks” ha ricostruito la storia “di un giornalista imprigionato e trattato con insostenibile crudeltà per aver rivelato crimini di guerra; della determinazione dei politici inglesi e americani di distruggerlo; e della quieta connivenza dei media in questa mostruosa ingiustizia”, come scrive Ken Loach nella prefazione.

L’European Award Investigative and Judicial Journalism 2021 le viene riconosciuto, oltre che per L’importanza e la serietà delle sue inchieste giornalistiche, per l’impegno in difesa di un giornalismo libero e indipendente.

Riconoscimento sezione: “Organi di Polizia Europei e salvaguardia del patrimonio culturale” (President of Prize 2021 special award adjudication)

Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale

Foggia, 18 GIU – Circa 782 reperti archeologici frutto di scavi clandestini in Puglia, esposti in importanti mostre anche a Parigi e Ginevra, sono stati recuperati dal Belgio e riportati in Italia. L’operazione è stata compiuta dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, coordinati dalla Procura di Foggia e con il contributo di Eurojust. I reperti recuperati, risalenti a un periodo compreso tra il III e VI secolo avanti Cristo, erano in possesso di un collezionista belga.

Riconoscimento sezione: “Il coraggio di denunciare”

Scarpa Salvatore

Delegato dalla Prefettura di Caserta quale amministratore e gestore della Catena supermercati Jambo Uno Caserta – attività legata prima al clan camorristico di Michele Zagaria.

Riconoscimento sezione: “Stati impegnati per la tutela dell’Ecosistema e l’Ecosfera del pianeta terra” (President of Prize 2021 special award adjudication)

Giappone (per il tramite ambasciata con sede in Italia)

Negli anni successivi all’incidente alla centrale, le aree dove è stato revocato l’ordine di evacuazione si stanno progressivamente allargando. Anche nelle aree originariamente designate come zone di difficile recupero subito dopo l’incidente, si osservano i primi segni di ricostruzione. Gli sforzi delle persone delle aree colpite stanno iniziando a dare i loro frutti, poiché la quantità di esportazioni di prodotti agricoli di Fukushima nell’esercizio 2019 si è ripresa, raggiungendo livelli record e superando quella prima dell’incidente. D’altra parte, restano le conseguenze negative dei danni d’immagine che colpiscono soprattutto i settori dell’agricoltura, della selvicoltura, della pesca e del turismo. Il governo del Giappone continuerà a farsi carico di dare priorità alla rivitalizzazione e alla ricostruzione dal disastro nucleare in modo costante e graduale”. Al fine di ottenere sia la ricostruzione che lo smantellamento, la TEPCO ha compiuto continui sforzi di smantellamento sistematico per ridurre i rischi associati ai materiali radioattivi, per proteggere la gente del posto, i lavoratori e l’ambiente circostante. Nel processo di disattivazione la TEPCO rispetta le leggi e i regolamenti correlati, la legge sulla regolamentazione dei reattori e adotta anche misure per ridurre i rischi associati al materiale radioattivo al minimo, in base al principio ALARA (principio del minimo rischio possibile) raccomandato dalla Commissione internazionale per la protezione radiologica (ICRP)”.

Riconoscimento speciale: “L’impegno per la pace, i diritti della persona e la cooperazione tra i popoli -territorio dell’Afghanistan – Aeroporto di Kabul Agosto 2021” (President of Prize 2021 special award adjudication)

Tuscania

Al 1º Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” per la gestione delle criticità nelle operazioni di rientro dei connazionali ed altri, in territorio Afghanistan – Aeroporto di Kabul Agosto 2021. Afghanistan, i Carabinieri del “Tuscania” tra la folla dell’aeroporto di Kabul. L’evacuazione della sede diplomatica, con i talebani già in città, è stata totalmente pianificata, organizzata e gestita dall’aliquota di Scorta del Contingente Carabinieri presso l’Ambasciata d’Italia a Kabul. I Carabinieri paracadutisti del Tuscanica, una volta giunti presso la safe zone dell’aeroporto, in linea con le disposizioni dì emergenza impartite dal Capo Missione, si sono recati presso i gate d’accesso dell’area aeroportuale dove folle enormi di persone si accalcavano per entrare. I Carabinieri del “Tuscania” hanno messo in gioco tutta l’esperienza fatta sul campo e si sono letteralmente buttati in mezzo alla folla per recuperare e mettere in sicurezza i cittadini afghani che avevano collaborato con il personale diplomatico. Ma in particolare salvano Ghazal Yahya Zadeh, giovane giornalista che viveva a Herat, la città dove aveva sede il contingente italiano in Afghanistan. E salvano anche Arezoo Yahya Zadeh, sorella di Ghazal anch’ella giornalista. Ghazal, assieme ad altre 5 colleghe, aveva fondato una associazione di croniste e attraverso gli schermi di una televisione nazionale afghana e i microfoni di una radio raccontava il suo Paese, difendeva i diritti delle donne, come pure Arezoo che dal piccolo schermo combatteva per le loro libertà. Ma per salire su un C130 italiano doveva arrivare a Kabul. Così Ghazal e la sua famiglia è partita da Herat, vagando per giorni nell’aeroporto di Kabul cercando di farsi riconoscere dai carabinieri italiani. Nel frattempo però si sono moltiplicati i warning e la situazione allo scalo afghano è diventata sempre più difficile e pericolosa. Alla fine dall’Italia le hanno inviato un messaggio vocale su WhatsApp suggerendole di gridare Tuscania. Ed è stato così che i Carabinieri paracadutisti del Tuscania, che in quei giorni hanno compiuto un lavoro encomiabile, uno sforzo sovraumano, una missione ai limiti dell’impossibile, la notano e la mettono in salvo assieme al resto della sua famiglia. Ma dietro il salvataggio della famiglia di Ghazal e Arezoo, si era mosso un altro contingente di collegamento dell’Esercito che invece da dietro le quinte faceva da collegamento con il Tuscania. Il personale dell’Esercito Italiano.

Riconoscimento speciale attestazione di riconoscimento

Tenente Rosa PASTORE, al Sergente Federica DIONISIO, al Caporal Maggiore Scelto Francesca POLLI. Ufficiali e sottufficiali dell’Esercito Italiano di collegamento per aver contribuito a trarre in salvo le sorelle giornaliste Ghazal e Arezoo che avevano conosciuto negli anni passati. E proprio per queste due giornaliste, in Italia si è messa in moto la macchina della solidarietà e i soldati che la conoscevano hanno fatto di tutto per riuscire a salvarle, infatti, alla fine, dall’Italia le hanno inviato un messaggio vocale su WhatsApp suggerendole di gridare Tuscania ma, quando è stato fatto, tutti gli afghani che erano attorno a loro hanno cominciato ad urlare quella parola vanificando il loro tentativo di essere individuate. Poi ancora un altro tentativo e i militari con i quali aveva collaborato le hanno suggerito di scrivere quel cartello. E Ghazal con tra le mani un pezzo di cartone sul quale, con un pennarello blu, dove c’era scritto Tuscania. Ed è grazie a quella parola che pareva ormai la sua unica speranza di vita, riesce ad essere salvata dai carabinieri paracadutisti del Tuscania, che l’hanno notata e messa in salvo assieme alla sua famiglia. Ghazal, Arezoo e la sua famiglia ormai giunti in Italia anche se solo con i vestiti che avevano indosso, ma nelle tasche la speranza di un futuro migliore, dichiarando di volere esser ancora la voce delle giornaliste e delle donne del suo Paese e di far conoscere la sofferenza e i problemi che hanno vissuto.

Riconoscimento speciale al giornalismo Internazionale: “L’impegno per la pace, i diritti delle donne e della loro libertà – territorio dell’Afghanistan 2021” (President of Prize 2021 special award adjudication)

 Ghazal Yahya Zadeh e Arezoo Yahya Zadeh, giovani giornaliste per la difesa dei diritti delle donne Afghane del loro paese.

Riconoscimento sezione: “Impegno sociale contro il Covid-19”

Alessio Lasta, videoreporter

Alessio Lasta è dal 2017 uno degli inviati di punta della trasmissione di La7 Piazzapulita. I suoi reportage dal cuore della pandemia, realizzati a cominciare dal marzo 2020, hanno dato voce a chi ha lottato in prima linea contro la forza devastante del virus. Nelle fasi più cruente dell’emergenza, ha portato telecamere e microfono all’interno dei reparti di terapia intensiva e di malattie infettive dei principali ospedali lombardi, nella regione maggiormente colpita dal Covid. Il suo racconto ha saputo restituire con tatto e sensibilità l’impegno di medici e infermieri, costretti a fronteggiare un nemico sconosciuto e incontenibile. In una situazione senza precedenti, con le strutture sanitarie prossime al collasso e il numero delle vittime in crescita vertiginosa, i suoi servizi sono riusciti a registrare quanto accadeva sul fronte più avanzato: l’inesauribile attività degli operatori sanitari, lo stress che erano costretti a subire, e poi il dramma dei pazienti, allontanati dalle famiglie nel momento più difficile. Questo premio va ad Alessio Lasta perché il suo lavoro è innanzitutto una testimonianza storica di ciò che è realmente successo oltre le porte dei reparti ospedalieri. Le sue interviste e i video diari raccolti in corsia hanno fornito all’opinione pubblica elementi di giudizio per comprendere la portata di un dramma che riguarda ancora oggi l’intera umanità. Ma soprattutto sono stati un momento di condivisione. Quel dolore, quella paura sono stati, grazie al suo lavoro, il dolore e la paura di tutti.

Gessica Costanzo, giornalista

Gessica Costanzo è una giovane giornalista bergamasca. Dirige il quotidiano online indipendente “Valseriananews”, che ha fondato nel 2013 con Diego Percassi, dopo aver collaborato con quotidiani e Tv locali. Sin dall’inizio della pandemia, che ha colpito principalmente la Lombardia a partire dai territori in cui Gessica vive e lavora, Costanzo ha avuto la tenacia e il merito di raccontare il dolore e il senso di abbandono della sua terra, la Val Seriana, assurta alle cronache internazionali grazie alle prime sconcertanti testimonianze raccolte proprio dal quotidiano online che dirige. Con grande coraggio, Gessica Costanzo ha rotto il muro di omertà e ha portato l’attenzione nazionale e internazionale su una vicenda – la strage di Bergamo – che soprattutto nelle prime settimane di pandemia non trovava spazio nelle cronache della stampa mainstream. I suoi articoli, le informazioni da lei raccolte, le notizie pubblicate e le sue fonti sono state oggetto di attenzione anche da parte della Procura di Bergamo, che ad aprile 2020 l’ha convocata come testimone dopo aver aperto un’indagine sulla gestione in Lombardia della prima ondata Covid, con l’ipotesi di reato di epidemia colposa e falso. Un’indagine imponente, che è arrivata a lambire anche organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. A settembre 2020 Gessica ha pubblicato – in collaborazione con lo scrittore Davide Sapienza – il libro “La Valle nel virus” (Edizioni Underground), un memoriale fondamentale di dolorose testimonianze, una traccia scritta da tramandare ai posteri, per non dimenticare quello che è accaduto nella culla industriale della Lombardia, in una regione considerata la gemma della sanità italiana.  Questo premio va a Gessica Costanzo, simbolo di un giornalismo indipendente, scevro da orientamenti politici, che durante l’emergenza sanitaria ha fornito a decine di migliaia di lettori strumenti preziosi per decodificare il caos di una realtà in cui dominava quasi solo la versione ufficiale dei fatti, perché con le sue cronache ci ha aiutato a intravedere le crepe di quell’eccellenza lombarda messa duramente in discussione.

Riconoscimento speciale attestazione di riconoscimento

Associazione CIMO MEDICI – Sindacato dei   Medici, rappresenta i medici, i veterinari e gli odontoiatri in servizio ed in quiescenza. Cimo Medici ha scritto un libro per mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto negli ospedali italiani durante i primi mesi della pandemia da Covid -19. Ricordiamo inoltre la candidatura al premio Nobel per la Pace di medici e infermieri italiani per l’impegno profuso durante quest’anno di pandemia da Covid-19, per essere stati i primi in occidente ad affrontare la pandemia. Nelle pagine del libro le testimonianze di chi ha lottato dal primo giorno e continua a lottare, affinché ogni storia possa avere un lieto fine. Purtroppo come sappiamo non sempre è stato possibile, ed è anche a coloro i quali hanno perso la vita, che è dedicata questa raccolta, affinché conoscano quanto impegno, dedizione, anima e cuore, ci siano dietro le tute, i caschi, le mascherine. Il ricavato dalla vendita del libro verrà devoluto alla Fondazione Onaosi per opere di assistenza dedicate agli orfani di medici deceduti per Covid-19. Estratto della motivazione alla candidatura al premio Nobel per la Pace di medici e infermieri italiani per l’impegno profuso durante quest’anno di pandemia da Covid-19. Le 28 storie sono state scritte liberamente da altrettanti medici che si sono trovati da un giorno all’altro in prima linea contro la pandemia. Si riferiscono prevalentemente all’impatto, allo spaesamento, alla fatica, alle paure, al dolore, all’impegno e alla determinazione professionale, ma anche all’estrema umanità con la quale hanno visto il mondo cambiare sotto i loro occhi e mascherine, cercando di salvare o salutare per l’ultima volta i pazienti, o ancora consolare parenti, amici, colleghi. Sono storie di emozioni vere e di riflessioni di esseri umani con elevata professionalità. Sono in definitiva storie di coraggio e impegno quotidiano di fronte ad un enorme tragedia comune.

Madrina dell’evento il Premio Nobel 2017 per la Pace Lisa Clark

A gennaio 2021 Lisa Clark, rappresentante italiana di Ican, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, premio Nobel per la Pace 2017, ha candidato il “Corpo sanitario italiano” al premio Nobel per la pace. L’abnegazione del Corpo sanitario ci ha commosso per settimane. In quel periodo di pandemia il personale sanitario non ha più pensato se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze. La missione di Lisa Clark volge al riconoscimento mondiale i medici e il personale sanitario italiani che hanno affrontato l’emergenza della pandemia in condizioni spesso drammatiche e proibitive. L’italoamericana, Lisa Clark, rappresentante italiana di Ican, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari – una coalizione che unisce 468 organizzazioni operanti in 101 nazioni per porre fine al proliferare delle testate atomiche – a cui è stato assegnato il premio Nobel per la Pace 2017.

Il Nobel all’Ican, «è un riconoscimento, e un rafforzamento dello spirito originario delle Nazioni Unite: i popoli che si uniscono per difendere i diritti umani e per costruire la pace nel mondo».

Comitato d’onore

Dott. Maurizio Block (Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione)

Dott. Filippo Spiezia (Vicepresidente di Eurojust)

Dott. Giovanni Conzo (Procuratore Aggiunto Procura della Repubblica di Roma)

Dott. Gaetano Pedullà (Giornalista)

Antonino Di Fede (Co- fondatore morale del Prize 2013/2021)

Giuria Giornalisti

Dott.ssa Giulia Bosetti (Presidente di Giuria)

Dott. Fabrizio Capecelatro (Componente)

Dott. Antonio Castaldo (Componente)

Dott.ssa Francesca Nava (Componente)

Assegnazione

MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Patrocinio morale

  • Senato della Repubblica
  • Camera dei Deputati
  • Ministero Affari Esteri e dalla Cooperazione
  • Ministero della Cultura
  • EUROJUST
  • AGCOM
  • Reggia di Caserta

Cliccate il seguente link per l’opuscolo informativo:

https://flipbookpdf.net/web/site/058476b6286a682537546fc22d4c92ac2499a78c202111.pdf.html

Foto dell’evento: