Teatro San Carlo: Laboccetta (Polo Sud), finalmente domani finisce l’era Lissner Napoli 25 luglio (Nova)

-“Domani dovrebbe cessare la cosiddetta Era Lissner al San Carlo. Ma il soprintendente francese amico di Franceschini e da questi illegittimamente nominato ormai quattro anni fa – quattro anni di illegittimo esercizio del potere in barba alla legge Madia! – nei giorni scorsi e’ riuscito, d’intesa con il suo staff, a mettere a segno un grande risultato a vantaggio di alcuni suoi amici artisti. L’ufficio “Voci” del massimo partenopeo ne da’ certa la notizia. Circa 8 milioni di euro di contratti per la nuova stagione sono stati gia’ firmati da Lissner. Per alcuni anche con notevoli anticipi versati o da versare. E sarebbe curioso saperne i dettagli: per esempio, con quale magia si superi, nel caso delle eventuali star scritturate, il limite di compenso imposto per legge a una cifra ben inferiore a quelle che le stesse star pretendono. Pare che si utilizzi la scorciatoia delle integrazioni a compenso dei diritti d’immagine o simili, e pare che sia pratica di molti teatri. Diritti sacrosanti, naturalmente. Ma sacrosanti paiono anche i limiti da imporre alla spesa pubblica. O no? Comunque, chissa’. Mi si dira’ che la futura stagione va programmata per tempo e che Lissner ha fatto solo il suo dovere. Puo’ darsi. Ma ha fatto anche tutto in splendida solitudine? Il Consiglio di indirizzo ne e’ stato informato? Il Sindaco Presidente della Fondazione ha ricevuto una informativa sul tema? Il Ministero della Cultura ne ha avuto notizia? Mi risulta che in Scala il soprintendente Meyer debba riferire in consiglio tutto cio’ che prevede di fare oltre la data di scadenza del suo mandato. Oppure il napoleonuccio Stepha’ne crede di essere ancora il dominus assoluto del Teatro? L’era Fuortes sta per cominciare. Finalmente. Siamo fiduciosi e speriamo bene. Per il momento pero’, se le cose stanno cosi’, non potra’ fare molto. Il programma per il futuro e’ stato gia’ definito nei particolari dal suo augusto predecessore. Vedremo. Ma l’azione di rinnovamento deve proseguire. Ognuno e’ figlio del suo tempo, e il tempo del “trio sudario” (geniale soprannome di Dagospia al Dario predecessore di Sangiuliano) deve finire”. Lo ha dichiarato in una nota l’onorevole Amedeo Laboccetta, presidente di Polo Sud (Ren) NNNN