Stesa di Sant’Anastasia con bambina ferita. Condannato a 10 anni uno dei due colpevoli. Borrelli (Avs): “pena ridotta inspiegabilmente. I due protagonisti sono pericolo pubblici e criminali incalliti anche se giovanissimi. hanno usato le stesse modalità con sui sono stati uccisi Francesco Pio Maimone e GioGiò Cutolo”. L’avvocato delle vittime: “non c’è pentimento. Non hanno mai fatto ritrovare il mitragliatore”.

SANT’ANASTASIA. Stamane è stato condannato il primo dei due ragazzi che nel maggio 2023 fecero una stesa nel comune di Sant’Anastasia per futili motivi. Il pm aveva chiesto 15 anni di carcere ma il minore è stato condannato a soli 10 anni.
Si tratta del primo processo contro i due giovani che in azione su uno scooter causarono il ferimento di tre persone, tra cui una bambina di dieci anni. Il secondo al 19enne Emanuele Civita, avrà luogo tra un mese per i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso e di un 17enne. Il minore era accusato per i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 17enne, insieme a Emanuele Civita, nel maggio scorso esplosero almeno dieci colpi di arma da fuoco in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, utilizzando revolver e mitra per realizzare una “stesa”.
“Questo è il primo processo giunto a conclusione. Tra un mese si celebrerà anche quello del maggiorenne che guidava lo scooter – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che ha seguito sin dall’inizio la vicenda – per il quale sono stati chiesti 17 anni di reclusione. E’ bene ricordare che i due non sono sembrati affatto pentiti e uno dei due ha anche realizzato un video ironico su tik tok dal carcere minorile. Poteva essere una strage. Infatti era già emerso il profilo de due folli pistoleri. Violenti ed attaccabrighe e che utilizzano i social per esaltare la vita criminale a cui aspiravano. Il 17enne è cresciuto in ambienti malavitosi, il padre fu ammazzato in un attentato camorristico. Uno che per ripicca ha rischiato di ammazzare una bambina, di fare una strage ed aveva libero accesso ad armi da fuoco e mitragliette. Hanno offerto un risarcimento da 5mila euro alla famiglia perchè dicono di essere indigenti ma indossavano quando hanno fatto la “stesa” con abiti firmati da migliaia di euro. Io chiedo che in Appello la condanna non venga ulteriormente ridotta. Il minore è chiaramente un soggetto pericoloso che una volta uscito dal carcere se non pentito e seriamente rieducato tornerebbe certamente a delinquere in modo pericoloso. Inoltre va colpita la famiglia di questi soggetti che palesemente ha contribuito alla formazione criminale. Le modalità con cui hanno agito sono le stesse con cui sono stati uccisi Francesco Pio Maimone e Giogiò Cutolo”.
“Questo processo – spiega l’avv. Paolo Cerruti legale delle vittime – ricalca lo stesso copione di altri due omicidi avvenuto con le medesime modalità quelli di Maimone e del musicista Cutolo entrambi vittime innocenti. In questo caso fu usato un mitragliatore “ster” oche non è mai stato fatto ritrovare. Segno che non c’è mai stato un sincero pentimento da parte dei due accusati che ferirono gravemente una bambina al cranio e la madre all’addome”. COMUNICATO STAMPA

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