SANT’ANTIMO. MAGGIORANZA …SULL’ORLO DI UNA CRISI….DI NERVI.

SANT’ANTIMO. Maggioranza …sull’orlo di una crisi….di nervi. Prendiamo in prestito parte del titolo di un celebre film di Pedro Almodovar per parlare di quanto sta accadendo al comune di S. Antimo. Non c’è pace per le amministrazioni dei comuni a Nord di Napoli. Il 22 giugno il sindaco Massimo Buonanno festeggerà il suo primo anno di mandato. Ma rischia di avere in dono “una torta avvelenata”. Ben 4 consiglieri della sua maggioranza Pietropaolo Di Matteo ed Antimo Puca (NUOVO PENSIERO DEMOCRATICO), Andrea Petito e Francesco Cesaro (POPOLARI PER SANT’ANTIMO) hanno siglato un’intesa con 8 dei 9 consiglieri di minoranza: Giuseppe Italia, Assunta Cammisa e Gaetano Verde (AGORÀ); Edoardo D’Antonio, Elena Brigliadoro, Filomena Flagiello e Mariarosaria Esposito (NUOVA S. ANTIMO) e Anna D’Isidoro (CITTADINI PER SANT’ANTIMO). Il documento è stato concordato alla vigilia della seconda seduta del consiglio comunale chiamato a votare il rendiconto di gestione. Un atto importante per la vita dell’Ente, la cui mancata approvazione comporta lo scioglimento del consiglio. Assente alla seduta il consigliere di minoranza Innocenzo Treviglio, che ha scritto sui social “La politica è una cosa seria, il parco giochi non mi appartiene. Nel corso del pomeriggio e della serata di ieri tutta l’opposizione, escluso il sottoscritto, con i quattro “dissidenti” di maggioranza ha intavolato ragionamenti che sono stati riportati sui social in tarda serata (azzeramento giunta, traghettamento ecc). Solo al termine della stesura di questi documenti e di lunghe riunioni, sono stato informato e mi è stato chiesto di sottoscrivere queste decisioni. Premesso quanto sopra riportato, ci tengo a specificare (e non credo sia necessario per i tanti che mi conoscono), che mai mi sono tirato indietro dall’assumere le responsabilità e le decisioni politiche che ritengo in linea con le mie posizioni. Ma mai nella mia intera vita e lunga carriera politica mi sono fatto trascinare in situazioni già prese, per mera scelta di campo. A chi scrive della mia assenza, a chi cerca un capro espiatorio, consiglio di guardare in tutto il campo largo”. Ebbene questa mattina assente il solo Treviglio il rendiconto ha riportato 12 voti a favore e 12 contrari, di quelli che hanno sottoscritto il documento, nel quale chiedono al sindaco Massimo Buonanno “di azzerare la giunta”, nominare un esecutivo tecnico a scadenza semestrale scegliendo “profili umani provenienti dalla società civile e con comprovata esperienza e competenza in amministrazione pubblica”, senza legami di partiti, scelta condivisa con un team super partes. Il documento impone al sindaco l’ultimatum: l’azzeramento deve avvenire prima del consiglio comunale. E poiché il sindaco Buonanno non ha azzerato l’esecutivo ieri mattina il rendiconto non è stato approvato. Tra il malcelato gongolio di tanti ex che non aspettavano altro per tornare sulla scena. Perché secondo l’opposizione la mancata approvazione del rendiconto comporta il commissariamento del comune. In contatto con la prefettura si è arrivati ad una soluzione che non dipana la matassa, ma almeno offre una possibilità di salvare il salvabile. È stato convocato di nuovo il consiglio comunale, con lo stesso odg per lunedì 19 alle 18 in prima convocazione e martedì 20, sempre alle 18 in seconda. Una considerazione ci sia concessa. La città sta attraversando un momento difficile per il lutto sia per la morte di Giulia (domani ci saranno i funerali) sia per il duplice omicidio dei due cognati. Non sarebbe stato più opportuno differire al prossimo decisivo appuntamento, se questa è la decisione, questa scelta? Visto che tra un mese il consiglio è chiamato ad approvare il bilancio? Domani il sindaco Buonanno, secondo fonti interne al Palazzo, dovrebbe diramare una nota chiarificatrice.

La giunta Buonanno