SANITA’: TRUFFA STIPENDI MAGGIORATI A DIPENDENTI ASL NAPOLI, 18 INDAGATI

Napoli, 25 gen. (Adnkronos) – Stipendi maggiorati per dei dipendenti della Asl Napoli 1 Centro grazie all’inserimento di voci retributivefittizie nel software degli statini paga. E’ quanto scoperto dalleindagini coordinate dalla Procura di Napoli e culminate ogginell’esecuzione, da parte dei militari del Nas di Napoli, diun’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e patrimonialiemessa dal gip di Napoli nei confronti di 18 persone gravementeindiziate in concorso tra loro di corruzione per atti contrari aidoveri d’ufficio e truffa aggravata.Tre indagati, secondo quanto ricostruito, avrebbero inserito,percependo in alcuni casi somme di denaro a titolo di corrispettivo,voci retributive fittizie nel software degli statini paga didipendenti dell’Asl Napoli 1 Centro, consentendo così ai beneficiaridi percepire emolumenti non dovuti per importi compresi tra i 3mila ei 30mila euro, determinando un danno complessivo alle cassedell’Azienda di circa 340mila euro.Nei confronti di 3ápersoneáè stata emessa la misuracautelare dell’interdizione dai pubblici uffici per un anno el’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria territorialmentecompetente, nonché la misura patrimoniale del sequestro perequivalente, per intero, fino alla concorrenza di 290mila euro.Nei confronti di altri 5 indagati è stata emessa la misuradell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il sequestroper equivalente fino alla concorrenza delle somme illegittimamentepercepite dagli stessi, mentre a carico di altre 10 persone è statoeseguito un sequestro per equivalente della retribuzione che sarebbestata percepita illecitamente.(Zca/Adnkronos)

(ANSA) – NAPOLI, 25 GEN – Si sono “introdotti” nel software di gestione delle buste paga ed hanno inserito dei surplus di denaro non dovuti, quantificati tra 3mila e 30mila euro, ad alcuni dipendenti dell’Asl Napoli 1. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas di Napoli (coordinati dal comandante Alessandro Cisternino) che hanno notificato ad otto indagati, tutti dipendenti dell’Asl, altrettanti obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Tre sono accusati di essere gli organizzatori della truffa, quantificata, nell’arco di un solo anno di indagini, in 340mila euro. I restanti indagati, invece, sarebbero i beneficiari. Tutti sono accusati di avere compiuto atti contrari ai loro doveri d’ufficio. Il giudice, su richiesta della Procura partenopea, che ha coordinato le indagini, ha emesso tre interdizioni di un anno dai pubblici uffici nei confronti degli organizzatori. Emessi anche 18 provvedimenti di sequestro “per equivalente” nei confronti di altrettante persone di cui fanno parte anche gli otto indagati. I carabinieri hanno bloccato i loro conti correnti e messi i sigilli anche ad altri beni mobili e immobili. I reati contestati, a vario titolo, in concorso, sono corruzione per atti contrari ai doveri ‘ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e accesso abusivo ai sistemi informatici. I tre organizzatori, è emerso, si facevano consegnare, successivamente, dai colleghi, una percentuale delle somme indebitamente percepite. (ANSA).