RISORGIMENTO NAPOLETANO CELEBRA L’ANNIVERSARIO DELLA POSA DEL MONUMENTO A DANTE ALIGHIERI

Un sogno civile a Napoli che si è avverato: il successo del 150mo del Monumento a Dante nella piazza omonima.
Ieri la Napoli nobile e civile ha incarnato un piccolo, ma significativo sogno: ha realizzato quella celebrazione ufficiale che mancó del Monumento dopo il suo innalzamento il 13-14 luglio 1871 e che la Città libera nè dopo, nè nel periodo repubblicano aveva sentito il dovere di fare.
Si tenne nel 1932, è vero, una cerimonia nell’Italia fascista, ma essa fu centrata tutta sul valore unitario, strumentalizzando il Monumento in modo funzionale al regime, che con la sua stessa esistenza storica tradiva i valori di libertà, di laicità dello Stato che il Monumento del 1871 aveva voluto incarnare.
Finalmente con la cerimonia di ieri si è realizzato il voto dei grandi patrioti del Risorgimento Napoletano e Italiano Luigi Settembrini e Vittorio Imbriani, che già dal 1862 avevano avviato il progetto di innalzare a Napoli un monumento al Sommo Poeta, simbolo della Nazione e dei suoi destini storici nuovi.
Essi ebbero tante difficoltà che riuscirono a superare con il contributo di sensibili cittadini e cittadine di ogni ceto sociale e di ogni età, di amministratori sensibili come i patrioti Michele Pironti e Paolo Emilio Imbriani. Ambienti conservatori e clericali furono ostili ed impedirono la doverosa celebrazione pubblica che ieri si è svolta con l’indimenticabile patrocinio del Comune concesso dal sindaco Luigi De Magistris, con la presenza fervida della sensibile assessora prof.ssa Annamaria Palmieri venuta con i sapienti collaboratori e i vigili in alta uniforme ed una splendida corona di alloro. Col Comune sono state promotrici tre Associazioni devote alla memoria, alla cultura, alla scuola, alla buona amministrazione della città, quali ‘E.I.P. Scuola Strumento di Pace’ con la prof.ssa Ersilia Di Palo, ‘Risorgimento Napoletano’ con il prof. Nicola Terracciano, ‘Davvero Donna’ con la dott.ssa Cinzia del Giudice.
Il valore solenne e memorabile della cerimonia è stato esaltato e rafforzato dalla decisione delle Poste Italiane di deliberare un annullo filatelico per la giornata e con un tavolo in piazza a disposizione dei cittadini presenti, che hanno esaurito il prezioso ricordo.
La cerimonia ha avuto due momenti: quello della deposizione della corona svoltasi in modo composto e solenne con concorso di pubblico e l’inno di Mameli e quello degli interventi in uno degli angoli (imbandierato per l’occasione) della storica e magica piazza presso il Caffè letterario e bistrot ‘Il vino e le rose’, messo a disposizione indimenticabile dalla dott.ssa Rossana Bazzano, anche cultrice di poesia.
Ha introdotto la citata prof.ssa Di Palo facendo la storia dell’iniziativa e delineando sinteticamente la storia del monumento; hanno tenuto interventi preziosi la citata prof.ssa Palmieri, l’assessore Gaudino, la sensibile e dinamica dott. ssa Del Giudice, il dott. Domenico Russo, il dott. Mariano Paolozzi, il prof. Terracciano, che ha portato anche i saluti della prof.ssa Renata De Lorenzo, presidente della Società Napoletana di Storia Patria, impossibilitata a intervenire.
Il dott. Biagio Zanfardino ha recitato il primo canto dell’Inferno intervallato dalla sua traduzione in lingua napoletana di un autore dell’Ottocento, la cui opera apparve proprio nel 1871.
Tra i tanti presenti venuti anche da fuori Napoli il dott. Nino Daniele, già assessore al Comune di Napoli, la dott.ssa Clotilde Punzo direttrice amministrativa del Conservatorio di San Pietro a Maiella, la prof.ssa Flora Bozza venuta con la madre da Foggia, due giovani rappresentanti dell’Associazione ‘Risvegli Culturali’ di Marcianise (Caserta), gli amici avv. Nicola Vetrano, la dott.ssa Melinda Di Matteo, la vice-preside Donatella Ercolini, l’arch. Teresa Caiazzo, già consigliere comunale, il prof. Vittorio Balestrieri, Gaetano Perri, la prof.ssa Flora Rucco, Cesarina Dima, il dott. Vincenzo Pomponio, l’avv.Anna Starita, il dott. Nello Ronga con Maria Grazia, la signora Mena Russo, ed altri ed altre che hanno partecipato con indimenticabile sensibilità civile ed hanno contribuito con la loro presenza in un mese di vacanza e di situazione pandemica comunque ancora in atto a rendere questo pomeriggio memorabile e indimenticabile.
Avanti decisi sulla strada civile indicata dalla iniziativa, che ha visto collaborative per il bene vero di Napoli le Istituzioni e le associazioni, unendo in legame costruttivo il Comune, nella sua macchina comunale e nei suoi eletti, quindi la democrazia rappresentativa, e la società civile con le associazioni ed i liberi cittadini, che rappresentano quella democrazia partecipativa, da cui non si puó prescindere.
Da questa collaborazione virtuosa, sincera e seria, puó derivare una incisiva azione amministrativa.
Anche questo aspetto importante è stato uno dei tanti valori, che hanno reso indimenticabile il pomeriggio del 14 luglio 2021 a Piazza Dante, onorando doverosamente, pienamente e finalmente, il secolare, suggestivo monumento a Dante, sicuramente uno dei più belli d’Italia (se non il più bello), opera tutta napoletana nell’ideazione e nell’esecuzione degli scultori Tito Angelini e Tommaso Solari e dell’ingegnere-architetto del Comune Rega.
Grazie e avanti decisi per altre iniziative, avendo il bene comune di Napoli e l’amore per essa come stelle polari.