Rielezione Presidente Mattarella: Il peso della Parola vs i “Rumores” dei Parlamentari.

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La Salita al Colle Bis è costata al neorieletto Presidente ben sette fumate nere per aggiudicarsi con l’ottava il quorum dei 505 grandi elettori con 759 voti.È stata un’ascesa alquanto tortuosa che ha visto non pochi ostacoli lungo il sentiero e non poche sono state le brecce che si sono aperte all’interno dei gruppi parlamentari. Un Conflitto interno rumoroso quello tra il Presidente del M5S Conte e l’ex leader e Ministro degli Esteri Di Maio. I due si sono scontrati in un vero e proprio conflitto civile tra l’ esponente più moderato del Partito, Di Maio che avrebbe proposto per la salita al Colle il Premier Draghi, marciando contro la cabina di regia del Movimento, che a detta di Conte, era concorde nel mantenere Draghi Presidente del Consiglio.Un’altra scintilla che contribuisce a innescare questa bomba è la bocciatura da parte di Di Maio, tra la sera di venerdì e sabato, di proporre tra i candidati al Colle Elisabetta Belloni, sostenuta da Conte. Dopo la riconferma di Mattarella Bis, che secondo la dichiarazione di alcuni membri del Movimento, tra cui il pentastellato Onorevole Grimaldi, fortemente sostenuto, per noia a partire da un profilo fake di Twitter con l’#DiMaioOut questo conflitto tra Di Maio e Conte avrebbe preso a diffondersi a macchia d’olio. Certo questi “rumores” fanno sì che la politica perda di credibilità ed è per questo che è necessario quanto prima un confronto interno, così da risolvere personalismi, perché la Politica deve occuparsi della Causa Pubblica e annullare il proprio interesse individuale.La Politica non deve reggersi su giri di parole, ma deve dare il giusto peso a queste e non piegare i media e i social a mero strumento di propaganda politica per fini non etici.In Occasione della Rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo psicanalista Massimo Recalcati pubblica su ” Repubblica” una contributo sul “Peso della Parola” dove il Presidente è Padre della sua Italia e incarna il rigore etico della parola contro i girotondi della chiacchiera ai quali la vita politica si è spesso degradata. Il Presidente è stato durante quest’elezione il Simbolo dell’Amor di Patria andando contro la sua volontà di non rinnovare il proprio mandato, per onorare fino in fondo la propria parola di servitore dello Stato.In un tempo il cui le istituzioni spesso sono state contagiate dall’ondata della retoricapopulista e additate dagli intellettuali come incapaci di far politica nemmeno assolvendo al compito di indicare un successore condiviso alla sua presidenza; vediamo il Presidente Mattarella il Vaccino contro l’ irresponsabile contagio della chiacchiera, restituendo il giusto peso alla parola.

– Marianastasia Lettieri