REGIONE, CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL LUCA SU AUTONOMIA. “Riforma Calderoli è legge truffa. A governo, non avete più titolo morale per parlare di Nazione, la state facendo morire. Da ministro “buio Fitto” e Meloni danni incalcolabili. Pronti a ricorrere a Corte costituzionale. Su fondi sviluppo e coesione opposizione di governo doveva fare di più

25 Gennaio 202425 Gennaio 2024 Redazione Vita Web TV

Napoli, 25 gen – (Nova) – La riforma sull’autonomia differenziata “contiene aspetti da legge truffa”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della conferenza stampa convocata per lanciare la mobilitazione contro la riforma. “La legge truffa – ha spiegato – consiste in questo: parlare in premessa della necessità di definizione dei Lep, livelli essenziali di prestazione, e poi fare una doppia operazione truffa. Ossia: la prima continuare a dire che non vi sono risorse; la seconda è rinviare nel tempo l’adozione dei nuovi Lep, mentre in alcuni settori importanti l’autonomia differenziata va avanti da subito”.
“Non avete più titolo morale, politico, ideale di parlare di nazione”. È l’affondo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al governo di centrodestra e al premier Giorgia Meloni all’indomani dell’approvazione in Senato del ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Nel corso della conferenza stampa convocata per lanciare la mobilitazione contro la riforma, De Luca ha affermato che “questa non è una legge per la Nazione ma, come dico io, per il controrisorgimento”. “La Nazione la state facendo morire”, ha aggiunto.

Per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “il delitto che stanno compiendo il governo Meloni e il ministro buio Fitto” con la riforma dell’autonomia differenziata “è di danni incalcolabili”. È uno dei passaggi della conferenza stampa di De Luca per presentare la mobilitazione contro la riforma che è stata approvata in Senato ed ora attende il passaggio alla Camera per la seconda lettura. “Quando vedo Fitto ho sempre la sensazione di avere davanti un prete spretato. Non capisco mai cosa dice”, ha aggiunto, lanciando l’ennesima stoccata all’indirizzo del ministro con il quale De Luca ha ingaggiato un braccio di ferro per il mancato sblocco, in favore della Campania e delle regioni del Sud, dei fondi sviluppo e coesione.
La Regione Campania, se necessario, ricorrerà anche alla Consulta contro la riforma dell’autonomia differenziata. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente di Palazzo Santa Lucia. “Ci prepariamo a una guerra su tutti i piani per contrastare una riforma che è contraria agli interessi dell’unità di Italia e del mezzogiorno d’Italia. Riteniamo che ci sia materiale per presentare ricorso alla Corte costituzionale”, ha spiegato De Luca. “Stiamo combattendo una battaglia democratica nell’interesse dei nostri figli e della Nazione – ha aggiunto -. Siamo una nazione giovane e una democrazia fragile. Giovane come nazione perché’ in realtà siamo nati non il 1861 ma durante la Prima guerra mondiale quando sono andati a morire nelle trincee del nord anche i nostri giovani concittadini che non erano usciti mai dai loro comuni. E’ una nazione fragile perché’ siamo usciti dal fascismo che ha mutilato la nazione territorialmente”.
Non manca di esprimere rammarico rispetto al ruolo giocato dall’opposizione di governo, e in particolar modo dal Pd, rispetto alla battaglia sui fondi sviluppo e coesione che per la Campania e le regioni del Sud restano ancora bloccati. Nel corso della conferenza stampa convocata per lanciare la mobilitazione contro la riforma dell’autonomia differenziata, il presidente della Regione Campania ha lanciato una frecciata al suo partito: “Credo che l’opposizione avrebbe dovuto fare cento volte di piu’ rispetto ai fondi sviluppo e coesione”.

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