Quarta Domenica di Avvento: il messaggio di S.E. Mons. Angelo Spinillo

La IV Domenica di Avvento ci introduce il Natale e la venuta di Cristo.
Questo evento sconvolge la storia dell’umanità perché la apre a una speranza nuova.
Abituati a dei ritmi,dei dinamismi piuttosto uguali proviamo una sicurezza nostra, perché non ci obbliga a pensare a cose nuove, però ciò determina una sorta di noia perché pare che non ci sia mai nulla di nuovo.
La venuta del signorino, invece, porta qualcosa di nuovo nella storia, la novità in assoluto della presenza di Gesù, il figlio di Dio, che si fa uomo.
Il Dio che si fa uomo non solo si prende cura dell’umanità, ma anche prova il desiderio di camminare con l’umanità e di coinvolgere l’umanità nella sua vita.
L’atteggiamento del grande che accoglie il piccolo nella sua vita e se ne prende cura , in quanto non soddisfa solo i bisogni di sopravvivenza, ma anche di dialogo e comunione profonda di vita.
Questa è la cura dell’abbraccio di Dio verso l’umanità.
La Parola di Dio questa settimana ci ha messo davanti la figura di Giuseppe di Nazareth, lo sposo di Maria, chiamato a vivere con lei una comunione di vita: amore, fede, speranza; ma una comunione che travalica i criteri ordinari della nostra dimensione naturale e diventa partecipazione di ambedue le figure alla presenza di Dio.
La Parola di oggi nella prima lettura tratta la vicenda del Re Acaz,che vive in un tempo di grande tensione per Israele e di difficoltà per la nazione, è disperato e non sa chiedere aiuto.
Quando il profeta gli annunzia l’aiuto e il segno che potrebbe avere dalla presenza di Dio di fiducia e speranza per il cammino del popolo.
Il Re Acaz sembra rifiutare, ripiegando su se stesso, non volendo ascoltare l’annuncio, al contrario Giuseppe che cade in sonno estenuato dal dubbio di ciò che Maria gli ha annunciato.
Ma in quel sonno Dio gli parla e Giuseppe mostra la sua fiducia, il suo abbandonarsi nelle braccia di Dio.
In questa vocazione Giuseppe sente di essere disponibile a accogliere l’annuncio della presenza di Dio che viene nel mondo.