Quarant’anni di sangue, quarant’anni di mafia, di camorra, di ‘Ndrangheta: quarant’anni di ferite ancora da rimarginare tra depistaggi, connivenze e collusioni.

Quarant’anni di servitori dello Stato caduti, dal generale Dalla Chiesa a Piersanti Mattarella, da Pio La Torre a Rocco Chinnici, da Boris Giuliano a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tanti i giornalisti massacrati negli anni bui, da Pippo Fava a Giancarlo Siani a Mauro De Mauro. Ricordi strazianti e un dibattito senza fine per fare sempre più chiarezza e accendere i fari sulle inchieste per scovare esecutori materiali e mandanti. E se ne discute ancora, questa volta a Napoli, al dipartimento di Giurisprudenza della Federico II.
L’Italia delle stragi: tra collusioni e depistaggi” è il tema del convegno che si terrà lunedì 29 Novembre, alle 15.30, nella sede di Porta di Massa della facoltà di Giurisprudenza della Federico II, organizzato dall’associazione “IUS – Innovazione Universitaria Studentesca”, in collaborazione con ARCA- Agende Rosse- Campane. Al meeting, dopo i saluti di Andrea Ruggiero, consigliere di amministrazione Federico II, di Giovanni Strazzullo, consigliere Prima municipalità di Napoli e di Maria Zafro, presidente “Ius“, parteciperanno l’Ingegnere Salvatore Borsellino, attivista e fondatore del “Movimento Agende Rosse“; il penalista Fabio Repici, che ha rappresentato e rappresenta i familiari delle vittime di mafia degli ultimi decenni e il co-fondatore del “Movimento Agende Rosse” Angelo Garavaglia Fragetta, autore di importanti studi sulla strage di Via D’Amelio; Carlo Longobardo, docente di Diritto Penale della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli. I lavori saranno moderati da Clara Giurato e conclusi da Andrea Vallone, consiglieri del dipartimento di Giurisprudenza.
Tra le finalità del convegno “attraversare le stragi di mafia degli ultimi quarant’anni e il loro impatto sulla società odierna: ferite ancora aperte e temi ancora di scottante attualità.”

-Scritto da: Bianca Buononato