PROCESSO A MIMMO LUCANO

Il processo di appello di Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, ideatore e realizzatore di quello che è stato chiamato “modello Riace” per l’accoglienza dei migranti, noto e applaudito in tutto il mondo, volge alla fine.
Il 20 settembre u.s. si è svolta nell’aula del tribunale di Reggio Calabria l’arringa degli avvocati difensori Pisapia e Daqua che hanno auspicato l’assoluzione dai vari reati di cui Lucano è accusato per l’insussistenza degli stessi.
Domenico Lucano, provato dai numerosi anni di processi, continua a ribadire che rifarebbe tutto quello che ha fatto costi quel che costi. Qualche errore nella gestione che ha commesso è dovuto alla necessità di andare incontro sollecitamente e concretamente alle esigenze delle persone accolte.
Aggiungerei che anche Cristo guarì i malati di sabato contravvenendo alla legge…
Gli avvocati hanno così confutato punto per punto le accuse che lo portarono, nella sentenza di primo grado, ad una condanna a 13 anni e 2 mesi di reclusione e al pagamento di un’ammenda di 700.000 euro. Loro sono certi che quello di Lucano è un processo politico.
In effetti, è risultato chiaro che l’accusato non ha intascato un soldo né ha agito per fare carriera politica. Rifiutò, infatti, di candidarsi per il Parlamento europeo.
A conferma, poi, del suo disinteresse personale per i soldi, non ha voluto accettare la somma di 300.000 euro raccolti per consentirgli di pagare l’ammenda chiedendo invece di devolverli per l’assistenza dei migranti rimasti a Riace che non ricevono più alcun sussidio pubblico.
L’accoglienza a Riace, infatti, prosegue tra mille difficoltà. Domenico Lucano vuol far rivivere il “Villaggio globale”, il suo bel modello di accoglienza umana fatta di case e botteghe, di scuola e campi gioco e non di campi di concentramento. Anche quest’attenzione alle esigenze delle singole persone e delle famiglie richiama, come scritto dal giornalista Angelo Broccolo, la parabola evangelica del “buon samaritano” che non si voltò dall’altra parte in presenza di una persona che aveva bisogno di aiuto, ma scelse di sporcarsi le mani ed aiutarla.
La sentenza prevista per il prossimo 11 ottobre salverà o condannerà non solo Domenico Lucano, ma uno splendido sogno di umanità.

Rosetta Speranza

Mimmo Lucano con l’autrice dell’articolo Rossetta Speranza e la insostituibile Laura Pintus

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