“Notizie dal Mondo”: Strage dei bambini in Grecia, 600 i morti. Il naufragio a Pylos, nel sud del Peloponneso, è in assoluto la più brutta tragedia di migranti nel Mediterraneo

Siamo già a 600 morti e tantissimi corpi non saranno mai ritrovati.
Di chi è la colpa? Cosa non ha funzionato? I ritardi della Grecia nei soccorsi? Tutti a negare le evidenze e soprattutto le responsabilità. “Non volevano essere soccorsi, hanno voluto proseguire verso l’Italia”, questa la tesi che la Guardia Costiera Greca continua a sostenere, ma sembra che con il passare delle ore e delle testimonianze non rispecchia fedelmente la realtà.

Secondo le dichiarazioni delle persone che si trovavano a bordo, il numero dei passeggeri era di 750 e nella stiva del fatiscente peschereccio Adriana, ci sarebbero stati almeno 100 bambini con le loro mamme e nessuno di loro indossava il giubbotto di salvataggio.
Alcuni testimoni affermano che il naufragio è avvenuto dopo l’intervento della Guardia costiera.
Il numero dei morti accertati è rimasto 78, non sono stati trovati altri superstiti, solo 104 le persone salvate, tutti uomini tra i 16 e i 40 anni, e una sola donna, tutti provenienti dall’Egitto, Siria e Pakistan.

Sono stati arrestati 12 persone di origini egiziana, accusate di essere gli scafisti ai quali i migranti in cerca di una vita migliore hanno pagato tra i 4000 e i 6000 dollari ciascuno per il viaggio senza ritorno. E qui bisogna soffermarsi, farsi delle domande e trovare delle soluzioni, perché chi migra è un “ESSERE UMANO” e merita sicurezza e dignità.

Atene ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, che è iniziato mercoledì alle 21 e terminerà venerdì a mezzanotte

Stefano Canciello