NAPOLI. La compagnia teatrale le “Stelle nascenti” mette in scena l’atto unico di Eduardo de Filippo, Gennareniello.

A curare la regia Adriana Mascia. Per ragioni di pandemia la rappresentazione teatrale sarà trasmessa in streaming su facebook dal 21 al 27 giungo, alle ore 21, in diretta. Questi i personaggi in ordine di apparizione Adriana Mascia, Stefania Liberti, Claudia Lacala, Paolo Amodio, Salvatore Di Mare, Vincenzo Frattini, Gennaro Gison, Antonio De Francesco ed Elena Sansone. La commedia è stata scritta nel 1932. Questa la trama. Sulla terrazza di uno stabile dialogano Gennariniello (il nostro amico Enzo Frattini) e la giovane dattilografa Annamaria. Lui è sposato con Concetta ed hanno un figlio autistico di nome Tommasino, vive con loro la sorella Fedora, zitella e pittrice. Gennariniello si dedica ad invenzioni inutili e permette a Matteo, maestro di disegno di non pagare la stanza presa in affitto presso la sua abitazione in cambio dei progetti del professore. Spinto dagli amici Gennaro corteggia Anna, viene sorpreso dalla moglie e abbandona il tetto coniugale. Gli amici lo riportano a casa ma lo deridono. La moglie ne difende la dignità e lo riporta nella vita coniugale. Celebre la canzone della commedia “ucchie c ‘arraggiunate” e la poesia “O raggio e sole” dedicata alla bella vicina. Merda, Merda, Merda.(*)

PS (*) “Merda, merda merda” non è una imprecazione di pessimo gusto ma è l’augurio che si fa in teatro e nelle compagnie. Lo dicono in cerchio tutti gli attori e lo staff prima che si alzi il sipario. In realtà questa esclamazione scaramantica trova il suo fondamento nella storia del teatro, quando vi si andava in carrozza trainata dai cavalli. Siccome gli equini lasciavano traccia della loro permanenza negli spazi dove erano in sosta le carrozze all’esterno del teatro, dalla quantità di escrementi lasciati si poteva valutare che il teatro aveva raggiunto il tutto esaurito. Significava che all’interno c’erano stati tantissimi spettatori. Da oltre 200 anni gli attori di teatro prima di entrare in scena gridano in coro, per tre volte la parola scaramantica. Una precisazione che abbiamo voluto fare per chi non fosse a conoscenza di questo rito.