Napoli: Il “Sipario della Vita” si chiude su Liliana De Curtis.

Il sipario si chiude per Liliana De Curtis.

Liliana De Curtis figlia del Principe della Risata Totó e dell’ancora minorenne Diana Bandini Rogliani nasce nel 1933.

La scelta del nome è ricaduta su “Liliana” in memoria dell’omonima Castagnola, la chanteuse più famosa sul finire degli anni Venti che fu il primo amore di Totó e tragicamente culminato con il suicidio di lei per la decisione del Principe della Risata di troncare la relazione per lui troppo opprimente.

Liliana De Curtis, figlia di una relazione insana perché Totó, nonostante maritato e con una figlia, vive con il costante tormento delle “corna” ragion per cui chiede il divorzio sancito prima dalla Corte d’appello in Ungheria e poi a Perugia nel 1939.
Totó non visse felicemente questo divorzio, lo richiese solo per il timore del tradimento e proprio per questo motivo, dedicata a Diana, compose a Formia nel 1951 “Malafemmena” epiteto che indica proprio una donna che fa soffrire proprio dopo l’annuncio di Diana della chiusura definitiva del rapporto.
La salute ottica di Totó è compromessa e dopo l’operazione romana che costa a Antonio De Curtis la bendatura visiva, Diana si prende cura di lui giorno e notte finché per una furia di gelosia il Principe si toglie le bende compromettendo definitivamente la sua vista, già precaria.
I due, nonostante il divorzio, non hanno mai smesso di amarsi di un amore tormentato, ma autentico e testimone di ciò il frutto del loro amore, Liliana.

Quando Liliana nacque, Totó da meridionale d’allora, rimase deluso per la nascita di una femmina e il primo giudizio alla vista della bambina fu esteticamente negativo, cambiò solo dopo che la madre gli fece notare la somiglianza padre- figlia.
Il Principe fu gelosissimo della figlia, ancor di più della moglie e non accetta che la figlia possa innamorarsi, tant’è che alla notizia della relazione con Gianni Buffardi, figliastro del produttore di alcuni film di Totó, delira dalla follia.
Ma Liliana, determinata e testarda sposa Buffardi e invera le profetiche preoccupazioni del padre.
Padre e figlia accomunati non solo dallo stesso sangue, ma anche dalle comuni disgrazie, nonostante gli scontri continui i loro dialoghi correvano lungo il filo del sottile umorismo napoletano e in nome dell’ironia che le scorreva nelle vene Liliana è ritornata sulla zattera della Vita dopo il naufragio coniugale.
Liliana De Curtis ha esordito in apparizioni televisive nel 1940 in “San Giovanni Decollato” e nel 1954 in “Orient Express” e in piece teatrali incentrate sulla figura di Totó.
Da Scrittrice tra i titoli più noti “Ogni limite ha una Pazienza” e “Malafemmina” proprio per analizzare l’eredità paterna.
Nel 2013 ha ricevuto il Premio alla Carriera in occasione della Festa di San Gennaro a Napoli.
La notizia della dipartita dell’erede De Curtis, sotto lo sguardo e dopo le cure dell’ ultimogenita Elena Anticoli si apprende da ambienti vicini alla famiglia.
I funerali si svolgeranno a Napoli in data da destinarsi.

Marianastasia Lettieri.