NAPOLI: Il Generale di Corpo D’Armata Andrea Rispoli lascia la guida del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” per dirigere il Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare. Ai suoi militari l’invito a continuare a servire lo Stato, difendendo i valori dell’onore, della disciplina e della lealtà. A subentrargli il Generale di C.A. Antonio De Vita

Il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, si prepara a concludere la sua esperienza al vertice dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri di Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise. Il Generale Rispoli ha garantito l’alto coordinamento tecnico, logistico e amministrativo di tutti i reparti dell’Arma dislocati nel centro-sud Italia, rappresentando una guida autorevole di circa 18mila uomini e donne in uniforme. Subentrerà al comando il Generale di Corpo d’Armata Antonio De Vita, attuale Comandante della Legione Carabinieri Lazio. La cerimonia si svolgerà presso il Comando Legione Carabinieri “Campania” il 20 luglio prossimo, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.

Il Generale Rispoli ha operato in stretta sinergia e collaborazione con i Comandanti di Legione ed ha visitato e ispezionato i diciannove Comandi Provinciali alle sue dipendenze, oltre che diverse Compagnie e Stazioni Carabinieri, sottolineando, in ogni circostanza, l’importanza dell’essere Carabinieri, lavorando “per” e “tra” la gente, così da rappresentare in ogni luogo, dalle grande città ai piccoli paesi, punto di riferimento per ogni esigenza e necessità delle persone e delle comunità, promuovendo e difendendo i territori.
In ogni occasione, ha sempre ringraziato i militari per la generosa dedizione, la determinazione e la professionalità con le quali affrontano gli impegni quotidiani, evidenziando l’importanza del profilo etico della loro professione, ricordando, altresì, le radici storiche e valoriali dell’Arma, anche in onore e rispetto di tutti quei Carabinieri che hanno sacrificato la loro vita per il servizio. Questi ultimi sono stati ricordati con chiarezza anche nel volume “Il riflesso degli eroi”, presentato lo scorso 22 giugno presso il Centro congressi dell’Università Federico II di Napoli, i cui diritti d’autore sono devoluti all’O.N.A.O.M.A.C., l’ente che assiste e supporta nel percorso di crescita gli orfani dei militari dell’Arma, insieme alle loro vedove.
L’opera è stata scritta con trasporto e rigore scientifico dal Generale Andrea Rispoli, dallo storico Vincenzo Cuomo e dal Capitano Marco Catizone e, attraversando i momenti più importanti della Storia d’Italia, racconta episodi di impegno civile, atti di eroismo e di sacrificio di Carabinieri del meridione decorati al valore, alcuni celebri altri meno conosciuti.
Grande successo e apprezzamento ha riscosso la cerimonia per il 209° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri presso il Parco Archeologico di Pompei il 5 giugno scorso, alla presenza del Ministro della Cultura, celebrata per la prima volta in una cornice storica e culturale che non ha eguali nel mondo, così valorizzando sempre più il territorio e il ruolo dell’Arma.

Il Generale Rispoli, terminata l’esperienza al Comando interregionale “Ogaden”, assumerà la guida del Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, con sede a Roma e con competenza in tutto il territorio nazionale. Questa grande unità, attraverso le sue articolazioni operative, si prende cura del patrimonio forestale, ambientale e agroalimentare del Paese. Il C.U.F.A.A. rappresenta la più strutturata e incisiva “polizia ambientale” d’Europa, agendo per fornire una risposta concreta a problematiche contemporanee come il degrado degli ecosistemi, l’inquinamento dell’ambiente, il dissesto idrogeologico, i rischi per la biodiversità e per la filiera agroalimentare, nonché gli incendi boschivi.
Un incarico prestigioso che consolida una carriera già ricca di comandi di rilievo. Tra i più importanti, i Comandi Provinciali di Avellino e Bolzano, le Legioni Carabinieri Calabria e Lazio, l’Ufficio Affari Giuridici dello Stato Maggiore della Difesa e il Comando Carabinieri presso il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per poi giungere al Comando Interregionale “Ogaden”.
Responsabilità sempre crescenti che hanno conservato come filo conduttore il forte legame con i suoi militari.
L’Alto Ufficiale ha voluto salutare coloro i quali hanno reso indimenticabile la sua esperienza a Napoli, con un sincero e diretto omaggio ai suoi militari:

“È stato un onore e un privilegio comandare ognuno di voi, uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri delle Legioni Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise. La vostra dedizione, il vostro coraggio, il vostro sacrificio e il vostro impegno quotidiano per la sicurezza e il benessere di questi territori, sono stati fonte di grande orgoglio e soddisfazione per me, ancora oggi, dopo 43 anni di servizio.
Gli eccellenti risultati raggiunti in questo periodo, dalla lotta alla criminalità organizzata alla delinquenza comune, dall’aggressione dei patrimoni illeciti alla protezione delle fasce deboli – siano esse donne in difficoltà o anziani truffati – dal contrasto delle violenze, dei fenomeni predatori, della criminalità minorile alla prevenzione e repressione dei reati in materia di armi e di stupefacenti, senza escludere le moltissime azioni di assistenza, soccorso e aiuto alla popolazione,  dimostrano come i militari dell’Arma dei Carabinieri possono, nel concreto, nel quotidiano e in ogni luogo, servire la propria gente e i propri territori con efficienza, affidabilità e passione.

Ogni Carabiniere, di ogni ordine e grado, dal momento dell’arruolamento, deve avvertire il valore di indossare questa uniforme, nella piena consapevolezza che quella svolta non è solo una professione, ma anche una missione di dedizione verso il prossimo.
Grazie per quello che avete fatto, Grazie per quello che fate e Grazie per quello che farete.

Nell’intraprendere questa nuova avventura, vi lascio nella convinzione che continuerete a servire l’Istituzione e lo Stato e a difendere e promuovere i valori che ci contraddistinguono: onore, disciplina, senso del dovere, lealtà, fede e fedeltà! Ancora e sempre: “Nei secoli fedele”, come sancisce il nostro motto.”