NAPOLI. I CITTADINI INCONTRANO ADRIANO PISTILLI PER PARLARE DI RIFIUTI

NAPOLI. Quando si parla di rifiuti a Napoli tornano subito in mente le scene apocalittiche dei primi anni 2000: cumuli di rifiuti che invadevano le strade della città arrivando a toccare anche il primo piano delle abitazioni.
La situazione di oggi sembra ancora precaria considerata anche la mancanza di maestranze in quarantena o positive al Covid19.
Il perché i cittadini napoletani paghino la TARI più alta d’Italia, per ricevere un servizio da terzo mondo, secondo alcuni addetti ai lavori deriverebbe da una politica miope e dalla mancata industrializzazione del settore rifiuti.
E’ cosa nota, che i cittadini, da sempre sentinella integerrima nella tutela del territorio, non sono mai stati particolarmente amati dagli imprenditori del settore rifiuti. Questa impostazione, fortunatamente, non trova riscontro nelle nuove generazioni, e per queste ragioni alcuni cittadini sono stati ricevuti da Adriano Pistilli, nel suo ufficio di Piazza Vanvitelli al Vomero, anche se ha trasferito da alcuni anni nel nord Italia le attività di smaltitore e appaltatore di automezzi, rompendo il mercato dei noli a freddo e del movimento terra.
Mente raffinata, rapporti di primo livello: Pistilli ha un curriculum ricco di incarichi e incontri prestigiosi che sbandiera con orgoglio. Da studente universitario è stato anche tirocinante dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, sia della Campania che della Sicilia.
Pistilli sulla gestione dei rifiuti in Campania è categorico e duro: “Abbiamo necessità di abbandonare una gestione “braccia e carretta” e passare ad una gestione industriale del ciclo rifiuti, quella che serve per rendere i rifiuti una ricchezza e non un problema garantendo cospicue entrate per migliorare sempre più il servizio, abbassare la TARI ed evitare il “turismo dei rifiuti” che danneggia la matrice aria a causa dei camion che girano per tutt’Italia. I cittadini si pongono il problema che i privati gestiscano il servizio ma noi privati ci vantiamo di voler assumere questa responsabilità per affermare un profilo imprenditoriale non egoista con a cuore la tutela dell’ambiente e del benessere dei cittadini. Noi privati vogliamo evidenziare come il disastro rifiuti a Napoli risalga agli anni ‘80 e ‘90 e noi che nel 2022 cerchiamo di mettere le pezze in un disastro meritiamo una medaglia al valore civico e di non essere censurati e circondati dal sospetto di volerci “pappare” i quasi 250 milioni che girano in città attorno al business rifiuti”.
L’incontro coi cittadini è durato poco più di un’ora: Pistilli ha risposto a tutte le domande citando leggi, ordinanze, documenti e perizie, con atteggiamento educato e rispettoso senza mai un accenno di intolleranza. Tutti i presenti hanno espresso soddisfazione e si sono lasciati con l’intesa di rivedersi in futuro per discutere dei tanti problemi ambientali della nostra amata regione.