NAPOLI – Da Gesù alla Chiesa, nuove prospettive per il Gesù storico L’arcivescovo Battaglia e il vescovo Savino (vice-presidente CEI) a Capodimonte per il seminario interdisciplinare
Giovedì prossimo, 10 novembre, alle ore 09.30, a Napoli, in viale colli Aminei 2, presso la sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM), prenderà il via il seminario interdisciplinare Da Gesù alla Chiesa. Verso nuove prospettive, organizzato dai bienni di specializzazione in Cristologia e in Teologia pastorale. Nel corso della mattinata di studi, dopo i saluti del prof. Francesco Asti, Decano della sezione San Tommaso d’Aquino della PFTIM, avranno luogo gli interventi di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per il Sud Italia, dei professori Emilio Salvatore, biblista e Preside della PFTIM ed Edoardo Scognamiglio, teologo e direttore del biennio di specializzazione in Teologia dogmatica. Sono previsti interventi a caldo proposti dai professori Antonio Foderaro, direttore del dipartimento di diritto canonico della Sezione San Tommaso, e Gennaro Matino, teologo pastorale della stessa Sezione, che prenderanno le mosse dagli interventi dei relatori. Tutti partiranno dal recente volume “Da Gesù alla Chiesa. Un approccio teologico al Gesù storico” di Giovanni Mazzillo, ordinario emerito di teologia dogmatica all’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, anche lui presente al dibattito. L’intero incontro sarà moderato dal professor Carmine Matarazzo, teologo e direttore del biennio di specializzazione in Teologia pastorale della PFTIM, mentre le conclusioni sono affidate al Gran Cancelliere della PFTIM Monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli. Il noto biblista Antonio Pitta, prorettore della Pontificia Università Lateranense di Roma, scrive nella Prefazione al volume di Mazzillo che «qualsiasi mediazione richiede notevole dedizione: dedizione alle fonti e, nello stesso tempo, alle persone per cui si scrive». Infatti, in questo dato, continua lo studioso, l’autore «ha raccolto la grande sfida di sdoganare le ricerche su Gesù rinchiuse nell’hortus conclusus dei ricercatori. Un’onestà di fondo rende prezioso il presente contributo: quella di chi non si lascia incantare dalla moda sul Gesù storico, ma offre il proprio servizio ai dati storici più attendibili. Troppi testi su Gesù indulgono al sensazionalismo per creare forme di consenso inattendibili. Mazzillo resta ancorato alle fonti confluite nel Nuovo Testamento, senza seguire sedicenti novità che non trovano riscontri». In questa linea, il seminario interdisciplinare si propone di aprire ulteriori prospettive di indagine che aiutino a superare la drastica cesura tra il Gesù della storia e il Cristo della fede a favore di un’armonica visione che tenga in considerazione il messaggio di Gesù contestualmente alla figura storica e all’identità divina come professato da tutte le Chiese cristiane.