L’olocausto nel Mediterraneo tra l’indifferenza generale

Si parla molto di migranti, degli arrivi sempre più numerosi di persone particolarmente dall’Africa, ma anche da est, povera gente disperata che scappa da persecuzioni, guerre e fame, una umanità dolente che andrebbe accolta anche semplicemente per quell’istinto naturale di solidarietà che spinge a soccorrere chi è in pericolo di vita, chi ha bisogno di aiuto…
Ma in questo mondo che anche per molti altri versi sembra andare proprio alla rovescia, i migranti sono considerati un problema che viene a mettere in pericolo la nostra tranquilla quotidianità, il nostro tenore di vita… Le migrazioni sono invece la risultante dei problemi che i paesi ricchi e colonialisti hanno creato.
Bisognava prevedere quello che sarebbe successo, fin dai primi timidi esodi. Bisognava rimuoverne le cause. Ma queste sono originate dal colonialismo economico ancora esercitato in numerosi paesi dell’Africa da parte soprattutto della Francia che batte persino moneta e controlla evidentemente i governi. Sono originate dalle multinazionali straniere che hanno messo le mani sulle enormi ricchezze dell’Africa: petrolio, oro, diamanti, cobalto, coltan…
L’Africa è forse il continente più ricco, ma i suoi abitanti sono tra i più poveri della terra…
Ogni tentativo di ribellione sfocia in sanguinose guerre civili con milioni di morti di cui nessun telegiornale parla…
Alla situazione politica si aggiungono le calamità climatiche che portano siccità e conseguente carestia.
In questa situazione è del tutto naturale che si desideri andare altrove per vivere una vita degna di questo nome.
L’opinione pubblica, influenzata da personaggi politici di chiara tendenza razzista e da certa stampa, è orientata nel vedere i migranti come autentici nemici.
Indubbiamente, l’Italia da sola non può certo accogliere questo flusso costante e crescente di persone. L’Europa erige muri diventando una fortezza impenetrabile, ma così facendo fa scricchiolare pericolosamente le basi sulle quali si poggia: la solidarietà tra gli Stati membri.
Già nel 1990, col trattato di Dublino andato poi in vigore nel 1997 fu concordato che l’accoglienza dei migranti spettava ai paesi di primo approdo, cioè all’Italia e alla Grecia. Ma con l’aumento graduale dei migranti, il trattato fu varie volte modificato nel corso degli anni, ma tutto rimase pressoché invariato nella prassi.
In Italia, nel piccolo paese calabro di Riace, il sindaco Mimmo Lucano tentò per qualche anno di realizzare un riuscitissimo modello di accoglienza che ripopolò il borgo deserto e fu apprezzato in tutto il mondo, modello che se fosse stato assunto anche altrove avrebbe risolto in gran parte il problema dell’integrazione. Invece nel 2018 fu raggiunto da accuse infamanti, processato e condannato duramente. A tutt’oggi è in corso il processo di appello.
Evidentemente gli stranieri danno fastidio. Il “diverso” non viene accettato…
Che fare allora? Io credo che i governanti non solo italiani, non solo greci, ma tutti quelli che ancora hanno una coscienza, dovrebbero assediare il parlamento europeo fino a trovare soluzioni umanitarie adeguate.
Si stanno allegramente violando tutte le leggi sancite dalle Convenzioni di Ginevra, dalla Costituzione, dai Diritti Umani, dai Codici di salvataggio in mare… Qualcuno dovrà pagare per questo. Nel Mediterraneo è in atto un olocausto tra l’indifferenza generale. Quelli che salvano vite umane a volte vengono persino puniti e multati… Un tempo erano considerati eroi degni di ricevere medaglie d’oro…
Non possiamo più assistere indifferenti a queste morti. Non possiamo tollerare che lo Stato italiano con i nostri soldi paghi la Libia e la Tunisia perché impedisca a migliaia di persone di spostarsi senza neanche verificare se hanno i requisiti per ottenere la Protezione Internazionale e il Diritto d’Asilo, non possiamo permettere che venga appioppato a chiunque il marchio infamante di “clandestino”. Nessun uomo è clandestino sulla terra. Non possiamo permettere che vengano rinchiuse migliaia di persone nelle loro prigioni, che le donne siano violentate e gli uomini torturati. Non possiamo permettere che siano abbandonati nel deserto…
Ma perché nelle chiese non si parla di questo? E avevamo anche il coraggio di voler attribuire all’Europa le radici giudaico cristiane?

Rosetta Speranza

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