Le dichiarazioni di Di Santillo in risposta al gruppo Risorgimento Atellano

Premesso che il diritto di critica, come il Diritto di cronaca, è disciplinato dall’art 21[1] della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Ciò implica come ogni avvenimento può essere giudicato da qualsiasi cittadino, il quale è legittimato a farlo dalla Costituzione.

Fatta questa breve premessa però ci tengo a dire la mia: ringrazio innanzitutto il gruppo Risorgimento Atellano per questo “attestato di stima, grazie perché in un periodo storico come questo trovare un’occupazione (fotografo) è sempre cosa gradita.

Come ho già detto quando sono stato soprannominato “leoncino”, tutta questa attenzione nei miei riguardi mi inorgoglisce, mi dà forza per fare ancora di più e mi fa capire che qualcosa di buono la sto facendo!

Non ho bisogno di ricordare ai cittadini il mio impegno per il paese in cui sono cresciuto e che ho sempre amato. Sono sempre stato convinto che con impegno e umiltà si possano raggiungere grandi risultati ed è quello che sto provando a fare ogni giorno, da due anni, per la crescita della mia comunità. Anche se sono solo un ragazzo di 24 anni, almeno riesco a capire che certe parole e certi “detti” sono di pessimo gusto e, proprio per questo, da me non verranno mai utilizzati. I giovani ragazzi come me andrebbero incentivati e spronati a credere nella propria terra e a fare di più per il proprio territorio.
Continuerò la mia attività come ho sempre fatto la politica è anche questo saper accettare critiche e confrontarsi in maniera pacifica senza mai sfociare in altro.

In ogni mio scritto oltre al mio nome compare la mia foto a dimostrazione della mia trasparenza, se interessarsi alle sorti del proprio paese è una cosa sbagliata, allora sono colpevole.

Al gruppo Risorgimento Atellano invece prometto che a fine mandato donerò un book fotografico per ricordo e, perché no, magari faremo uno scatto di gruppo a dimostrazione che la politica è qualcosa di bello, che unisce e non solo divide.