La principessa Kate, rivela il suo dramma in un video seduta da sola su di una panchina come una donna comune.

Principessa. Quante donne hanno sognato di esserlo? Quanti uomini hanno fantasticato di sposarne una? Quante favole ne hanno idealizzato la figura?. Fino a renderla eterea. Nella favola dei fratelli Grimm la principessa viene svegliata dal lungo sonno dal bacio di un principe innamorato (“la bella addormentata nel bosco”). In Cenerentola, riesce ad affrancarsi dal ruolo di serva. In Biancaneve, viene risvegliata dalla catalessi. Solo fantasia. Anche se, oggi, si tenta a decontestualizzare tutto per rileggere anche le fiabe secondo l’ottica della parità di genere. Principessa significa bellezza, classe, bontà, saggezza, rettitudine, non per forza di origini nobili. Principessa (princeps, primo), un etimo che si trova anche nell’antichità. E sembra uscita da una fiaba dei Grimm o del giuglianese Basile, anche la storia di Catherine Elizabeth Middleton, detta Kate. bellissima moglie dell’erede al trono William, principe del Galles. Da qualche mese oggetto della morbosa curiosità dei media per l’assenza dalle scene pubbliche. Sciacalli e haters della carta stampata hanno fantasticato tante ipotesi. “E’ la stampa, bellezza! “, diceva in un noto film sul mondo dei media Humphrey Bogart. “That’s the press, baby!”, “E’ la stampa, bellezza, la stampa, e tu non puoi farci niente!” recita nel celeberrimo film degli anni ’50Deadline”. I tempi sono cambiati, dalla stampa disegnata in “Quarto potere” pietra miliare del film di Orson Welles. Informazione significa adesso pettegolezzo. Il lettore è stato ridotto ad un voyeur che spia nella vita privata degli altri attraverso le colonne dei giornali. Tanti i sospetti insinuati su Kate che il BeautifulPeople.com ha collocata tra le più belle reali di ogni tempo, prima della stessa suocera Lady Diana Spencer e dopo Grace di Monaco e Rania di Giordania. Ed anche tra le 100 persone più influenti al mondo. La morte della Regina Elisabetta II, l’ascesa al trono del figlio Carlo, la nomina del figlio William principe di Galles, hanno proiettato ancora più in alto Kate. Che si era subito fatta apprezzare quando decise di donare in beneficenza i suoi regali di nozze. La principessa Kate, che vola tre metri sopra il cielo. Irraggiungibile, inarrivabile, divina, sovrumana, perfetta. Uno stereotipo che ha cercato di custodire ricorrendo ad escamotage? Ricorrendo anche ad un fotomontaggio? No. Solo una donna che si scopre in tutta la sua fragilità. Una donna che ha cercato di preservare la sua privacy. Di proteggere i suoi figli. E quando si è resa conto che gli avvoltoi ormai erano pronti a ghermire, ha deciso di raccontarsi, spiazzando lo sciacallaggio dei media. Kate è una donna, come tutte le altre. Sì perché’ anche una principessa può ammalarsi di cancro. Anche la moglie dell’erede al trono è costretta a ricorrere alla chemioterapia. Come una donna comune. Kate merita rispetto. Ha dimostrato di essere una vera e grande donna. Per questo non la si può non voler bene e pregare che possa sconfiggere il più terribile dei mali del secolo.

Stefano Canciello

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