Iniziato il processo per l’uccisione di Gianluca Coppola. Il padre: “a noi hanno già dato l’ergastolo”, Borrelli (Europa Verde): “Chi uccide il prossimo deve restare in galera quanto più tempo è possibile”.
NAPOLI. E’ iniziato il processo ad Antonio Felli che nel pomeriggio dell’8 aprile 2021 uccise Gianluca Coppola per motivi ancora poco chiari ma probabilmente legati a una lite per una ragazza. Il giovane, incensurato e gran lavoratore come testimoniano tutti colo che lo conoscevano, fu ferito a colpi di pistola in viale Europa, a Casoria. Morì alcuni giorni dopo.
I militari avevano individuato da tempo il responsabile dell’agguato, ma Antonio Felli si era dato alla macchia. Gli era stata contestata anche l’aggravante mafiosa perchè aveva agito con modalità violente. Inoltre di lui ha parlato un pentito del clan Moccia.
“Chiediamo solo giustizia e non vendetta. A Gianluca la sentenza già è stata data da Antonio Felli gli ha sentenziato la pena di morte. E a noi ha sentenziato l’ergastolo del dolore. Sostituendosi ai giudici e pure a Dio. L’ avvocato di Felli ha chiesto il rito abbreviato che non è stato accolto. I giudici sono gli stessi che hanno seguito il processo di Simone Frascogna. Il 29 marzo ci sarà la prossima udienza” spiega il papà di Gianluca Coppola che sin dall’inizio si è battuto per ottenere giustizia per il figlio.
“Gianluca Coppola è vittima di una mentalità criminale – dichiara il consigliere regionale di Europa Verde che è stato vicino alla famiglia sin dall’inizio – che in nome di una vendetta personale per un presunto “sgarbo” subito ammazza senza pietà. Ci aspettiamo una pena dura per Felli. Chi uccide il prossimo deve restare in galera quanto più tempo è possibile”.
COMUNICATO STAMPA