Il 16 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità un nuovo decreto-legge da 14 miliardi di euro con misure urgenti che rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Che cosa prevede il Decreto “aiuti ter” per le imprese? 

Il 16 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità un nuovo decreto-legge da 14 miliardi di euro con misure urgenti che rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Le principali misure adottate vanno dalla garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette all’estensione del credito d’imposta.

In merito alle disposizioni contro il caro-energia, sono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Alle imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un credito d’imposta pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Per le imprese 

Il 16 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità un nuovo decreto-legge da 14 miliardi di euro con misure urgenti che rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Le principali misure adottate vanno dalla garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette all’estensione del credito d’imposta.

In merito alle disposizioni contro il caro-energia, sono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Alle imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un credito d’imposta pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, il credito d’imposta relativo agli stessi mesi è pari al 30 per cento, mentre per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il credito è pari al 40 per cento. In effetti risorse concentrate in due mesi e allargata la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, con percentuali degli sconti effettivi molto significative.

Specifiche risorse sono stanziate per mitigare il caro-energia in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, istituti e luoghi della cultura.

Al fine di supportare ulteriormente la liquidità delle imprese nel contesto dell’emergenza energetica, assicurando le migliori condizioni del mercato dei finanziamenti bancari, è stato prevista la concessione di garanzie gratuite, da parte di SACE e del Fondo PMI, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP. Per le medesime finalità è stato previsto un incremento della percentuale di garanzia dal 60 all’80 per cento dell’importo finanziato per il pagamento delle bollette.

È innalzato l’importo massimo dei finanziamenti (da 35 mila a 62 mila euro) garantibili dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) in relazione ai mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici.

Raddoppiati i benefici anche per gli impianti di risalita e in generale per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore mentre è stato previsto un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono redditi inferiori a ventimila euro lordi annui.

Un passo avanti importante sulle delocalizzazioni: previsto un rafforzamento degli strumenti a disposizione del governo per contrastare decisioni come quelle di Wartsila. La misura approvata prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di delocalizzazione che comporti il 40% di licenziamenti dei dipendenti. Dovrebbe anche essere aumentata la multa prevista per i datori di lavoro che vogliono delocalizzare e spostare all’estero la loro attività in assenza di crisi,

Prorogato al prossimo 31 ottobre il termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. Una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa.

Gli altri provvedimenti oltre le misure per le Imprese

Il decreto prevede l’introduzione di un bonus temporaneo da 150 euro per chi ha un reddito inferiore ai 20 mila euro lordi annui. Il bonus da 150 euro sarà erogato automaticamente nella busta paga di novembre ai dipendenti che rispetteranno i requisiti previsti dal decreto. Il bonus sarà valido anche per i pensionati, i lavoratori domestici, i disoccupati agricoli e dello spettacolo, i dottorandi e i lavoratori autonomi con redditi inferiori a 20 mila euro, oltre che per i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.

Il provvedimento presenta poi una serie di misure aggiuntive, da uno stanziamento di 400 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale a un fondo di 100 milioni di euro per rafforzare il trasporto pubblico locale, 660 milioni di euro per la creazione di nuovi posti letto nei dormitori universitari.

Infine, le risorse finalizzate all’erogazione del “bonus trasporti” sono incrementate di 10 milioni di euro per il 2022.

In merito all’attuazione del PNRR, sono accelerate le procedure autorizzatorie per la realizzazione di opere, impianti e infrastrutture individuati nel “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”, prevedendo appositi poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte delle autorità competenti. È altresì istituito l’Organismo di vigilanza dei consorzi e dei sistemi autonomi per la gestione dei rifiuti e degli imballaggi.

Sono perfezionate le procedure per l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici e sono definite le responsabilità attuative del progetto che prevede la realizzazione a Taranto di investimenti siderurgici legati all’idrogeno.

 Prorogata la riduzione di accisa e IVA sui carburanti di fino al 31 ottobre 2022 e alle imprese esercenti attività agricola, pesca, agromeccanica che hanno acquistato carburante nel quarto trimestre 2022 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20 per cento.

  Napoli lì, 18 Settembre 2022

 Il Presidente (Felice CALIFANO)