I Carabinieri della Compagnia di Casoria e della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione ad un ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli nord, con richiesta di questa procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone

Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Casoria e della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione ad un ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli nord, con richiesta di questa procura della Repubblica, nei confronti di 13 persone, tre delle quali destinatarie della custodia cautelare in carcere perchè gravemente indiziati di reati di rapina aggravata, lesioni personali gravi, detenzione e porto al illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo.
Altre 10 persone indagate sono ritenute responsabili, a vario titolo di reati di favoreggiamento personale ed indebito utilizzo di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
In particolare le indagini dirette dalla procura di Napoli nord sulla scorta delle denunce presentate dalle vittime hanno consentito di identificare gli autori di quattro rapine:
-due rapine consumate a Casavatore e a Secondigliano (Napoli) in danno di due motociclisti, ai quali sotto la minaccia di una pistola, venivano sottratti i loro scooter.
-una tentata rapina commessa a Giugliano in Campania ai danni del conducente di un’autovettura che riportava gravi lesioni in seguito all’esplosione di un colpo di pistola al gluteo
-una tentata rapina commessa a Casavatore ai danni del conducente di uno scooter che riportava anche lesioni gravi in seguito all’esplosione di un colpo di pistola alla gamba. Il motociclo utilizzato per la prima rapina commessa a Casavatore veniva fornito ai rapinatori da un altro soggetto reso responsabile del reato di favoreggiamento , rendendo false dichiarazioni rendendo false dichiarazioni alla polizia giudiziaria.
Le investigazioni nel dettaglio sono state condotte con l’ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza acquisite per ciascuno dei fatti criminosi nonché con ispezioni perquisizioni locali e personali,
sequestri probatori, indagini balistiche sui bossoli rinvenuti sulla scena del delitto, accertamenti informatici sul telefono cellulare in uso ad uno degli indagati, localizzazioni con celle di telefonia mobile , tabulati ed intercettazioni telefoniche che hanno consentito altresì identificare nove detenuti , di cui otto presso la casa circondariale di Napoli “Salvia Poggioreale” ed uno presso la casa di Carinola cioè che facevano uso di telefoni cellulari per comunicare all’esterno del carcere con parenti familiari e conoscenti Aversa 17 marzo 2022