GENOVA. Si intitola Cristalli Sognanti, in omaggio al capolavoro dello scrittore Theodore Sturgeon, il nuovo e terzo album da solista di Sabrina Napoleone, per Lilith Label accompagnato dal singolo e dal video del brano Gardur.
Live in trio:
Sabrina Napoleone: voce, chitarre, synth
Alice Nappi: violino, voce
Francesco Ciapica: basso, chitarre, synth, voce

Iniziato a metà del 2020, il lavoro raccoglie nove brani (otto canzoni ed un brano strumentale) scritti, interpretati, suonati e prodotti dalla Napoleone, attraverso i quali la cantautrice traccia un percorso di maturazione emotiva in cui le esperienze personali si intrecciano alla storia di questi ultimi tre anni. Un lavoro particolarmente solitario, a tratti introspettivo, in cui sono tuttavia presenti preziosi contributi di altrə artistə a partire dalle consolidate collaborazioni con Giulio Gaietto alla produzione artistica e di Osvaldo Loi alla viola e con la cantautrice Cristina Nico, fino alle nuove collaborazioni con Salvatore Papotto e Stefano Luna, come coautori di alcuni brani, con la violinista Alice Nappi, i cantautori Stefano Bolchi e Simone Meneghelli e con la poeta Hilija Russo.
In Cristalli Sognanti, ritroviamo la forza espressiva che Sabrina Napoleone ha sempre saputo imprimere ai suoi lavori, qui ancora più matura e consapevole. Il sound riesce a conferire al disco un’impronta unitaria e peculiare a tutto l’album pur diversificandosi da brano a brano e senza rinunciare alla contaminazione ed alla sperimentazione. La canzone d’autore si veste, in maniera incredibilmente fluida e senza forzature, di art rock, dark wave, echi dub, tempi dispari, elettronica e suggestioni avant garde jazz, techno e tribal.
Sette sono le tracce inedite, al netto dei due singoli, La Visione dell’Occhio di Dio, scritto a quattro mani con il produttore e musicista Salvatore Papotto (Lilith Label/La Stanza Nascosta Records ©2021) e Critone (Lilith Label ©2023), già pubblicati sui canali digitali, corredati di relativi videoclip
Funge da overture all’album Gardur, al confine tra ballata e filastrocca, cantata e suonata dalla Napoleone e dalle viole di Osvaldo Loi, attorno ai richiami di uccelli marini e al vento registrati proprio sulla spiaggia di Gardur in Islanda. Questo incipit, al contempo familiare e straniante, ci apre le porte di quella discesa in un mondo ctonio da cui riemergeremo alla fine del disco.
Attraverso Gardur la cantautrice mette in guardia l’ascoltatore: le cose potrebbero prendere una piega imprevista, la realtà come la conosciamo potrebbe essere messa in discussione. E, infatti, è Critone il brano successivo, una canzone che indaga i modi e le forme del tradimento. Seguono delusione e rabbia, come necessaria conseguenza della perdita della fiducia (Stupidi Disperati, Come 7/4) e la necessità di trovare un nuovo equilibrio per non cedere alla disperazione (Palazzo). La Visione dell’Occhio di Dio e Malattia Invettiva tracciano invece la parabola del disincanto, mentre la scurissima Chimera descrive la presa di coscienza che spesso possiamo contare solo su noi stessi per tirarci fuori, destandoci dalla cristallizzazione sognante e imparando a lasciare andare ciò che non possiamo salvare.
Come suggerisce il titolo Cristalli Sognanti, è la dimensione onirica che domina su tutto l’album, che si sviluppa come un lungo sogno cangiante, che al risveglio lentamente svanisce e non sappiamo più raccontare ma che abbiamo in qualche modo compreso.
Chiude il progetto Mevidda, un lungo brano strumentale che, senza parole, divenute ormai incapaci di descrivere, o semplicemente superflue, rievoca le sensazioni e gli stati d’animo che la Napoleone ha fin qui condiviso con l’ascoltatore.
Questo collegamento tra i brani, intesi come tappe di un percorso, come come episodi di un unico racconto, è ancora più evidente nella versione CD dell’album, differente dalla versione ascoltabile in streaming sui canali digitali. “Si tratta di un gesto di rispetto e riconoscenza verso coloro che hanno deciso di sostenere il progetto acquistando la copia fisica. A loro ho pensato di dedicare oltre all’oggetto fisico contenente gli ascolti e un libretto con immagini e testi, anche un contenuto musicale esclusivo”, afferma la cantautrice.
In Cristalli Sognanti, Sabrina Napoleone ha curato personalmente ogni dettaglio del progetto, inclusi l’art-work e la grafica ed in questo modo è riuscita ad disseminarvi un dedalo di rimandi interni ed esterni, cosa ormai inusuale nelle produzioni contemporanee.

IL VIDEO DEL SINGOLO “GARDUR”
l video è stato ideato, realizzato e montato dalla stessa Sabrina Napoleone, a partire dalle immagini scattate dall’artista siciliana Gaetana Milazzo, proprio sulla spiaggia di Gardur in Islanda, e ci porta esattamente in quel luogo remoto, nello spazio e nel pensiero, descritto nella canzone.
CREDITI
Sabrina Napoleone: voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, basso, synth e programming e campionamento registrazioni ambientali.
Giulio Gaietto: basso, batteria, rhodes.
Alice Nappi : violino
Osvaldo Loi: viola (in Gardur e La Visione dell’Occhio di Dio)
Salvatore Papotto: basso, synth e programming (in La Visione dell’Occhio di Dio)
Stefano Bolchi: chitarra elettrica (in Chimera)
Cristina Nico: voce (in Stupidi Disperati)
Stefano Luna: voce (in Stupidi Disperati e Critone)
Simone Meneghelli: voce (in Critone)
Hilija Russo: voce (in Palazzo)
Cristina Cavalli: registrazioni ambientali (in Mevidda)
Prodotto e registrato da Sabrina Napoleone a Genova, presso Lilith Lab Studio e Studio77, con la collaborazione di Giulio Gaietto.

Mix e master: Giulio Gaietto
Artwork e grafica: Sabrina Napoleone
Foto: Marina Mazzoli

SABRINA NAPOLEONE
Sabrina Napoleone è stata definita dalla critica una cantautrice “iconoclasta”, “potente” e “qualcosa di totalmente diverso”, capace di coniugare la canzone d’autore con suggestioni sonore che non disdegnano la sperimentazione, l’elettronica e influenze power rock. Ha cominciato giovanissima, al liceo, come autrice, e poco dopo ha fondato lei stessa una band, gli Aut-Aut, con cui ha inciso e prodotto l’ep “Aria di vetro” (1995) e l’album “Anacronismi” (1998). Dopo una laurea in Filosofia e un percorso umano e artistico in cui alla musica e alla scrittura si è affiancata la passione per il teatro e l’attività come operatrice culturale, nel 2014 pubblica con Orange Home Records “La Parte Migliore”, il suo primo album solista, con la produzione artistica di Giulio Gaietto. Il disco è in lizza nelle Targhe Tenco 2014 nella sezione Migliore Opera d’Esordio e viene presentato in un tour che vede la cantautrice condividere i palchi di tutt’Italia con Lene Lovich, icona dell’art-rock Anni Ottanta. Nel 2017, esce, ancora per Orange Home Records, “Modir Min”, con la produzione artistica di Giulio Gaietto e la collaborazione di Raffaele Abbate. Il 14 dicembre 2021 con le etichette Lilith Label e La Stanza Nascosta pubblica il nuovo singolo “La Visione dell’Occhio di Dio”, scritto e composto da Sabrina con la collaborazione di Salvatore Papotto.
Sabrina Napoleone è una delle fondatrici di Lilith Associazione Culturale, ideatrice del Lilith Festival della Musica d’Autrice e produttrice dell’etichetta Lilith Label.

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