FRATTAMINORE: La compagnia teatrale “La Mansarda” nello spettacolo della tradizione -LA NOTTE DI SAN GIOVANNI: STORIE DI STREGHE, JANARE E NEGROMANTI.

Presso il Parco Urbano di Frattaminore si è tenuto lo spettacolo organizzato dalla compagnia “ La Mansarda” dal titolo” La Notte di San Giovanni…” Alla scoperta dei misteri che si vociferano su questa notte, che coinciderebbe anche con il solstizio d’estate.

Il Primo Cittadino, il Dott. Giuseppe Bencivenga nell’invitare i suoi concittadini sulla sua pagina scrive a proposito della serata

“Troviamo riferimenti antichissimi a questa giornata, che arrivano fino alle leggende delle janare campane e le majare siciliane, testimonianza di un passato che questo spettacolo riporta avanti nel futuro e nel nostro presente. Non voglio raccontare nessun dettaglio, perché spero di stuzzicare la vostra curiosità e di vedervi partecipare a questo momento di cultura nel quale crediamo molto e che vogliono assicurare a Frattaminore una presenza stabile nelle rappresentazioni con legami a vicende storiche. Non il solito momento di intrattenimento, ma qualcosa da godere con grande attenzione.”

Dopo l’esibizione la sceneggiatrice della compagnia ci rilascia un’intervista a proposito dell’organizzazione e della realizzazione dello spettacolo .
Il lavoro portato in scena è stato frutto di un profondo lavoro di ricerca preparatoria: studio e analisi di fonti classiche tra le quali spiccano le figure di Orazio, Apuleio con l’accompagnamento di interviste a persone vissute del Beneventano e del Cilento per conoscere le leggende locali.
Lo spettacolo è stato organizzato in tableau vivants disposti lungo diverse postazioni.
Sono state portate in scena le Metamorfosi di Apuleio del II sec d.C. con l’angolo delle “ Metamorfosi della Strega Panfila” con il momento della trasformazione di Lucio in Asino.
A seguire la leggenda di Caterina , una vedova che per scienza oscura si macchiò la coscienza e che per portare avanti il figlio si spezzava la schiena per la fatica, un giorno la sorte le fu propizia e strinse amicizia con una comara e insieme Janare furon riconosciute e chi le incontrava cambiava via.
La più anziana un giorno le propose di cambiare sorte e diventare regina bevendo il sangue scuro di gallina e abbandonandosi al vento.
Il figlio per salvare la madre gettò l’unguento maledetto nel vallone sostituendolo con acqua pura, Caterina si cosparse del finto unguento e al vento si abbandonò schiantandosi e morendo.
Il nunzio della serata a colpi di tamburo prosegue per vicoli e vicoletti del parco il suo viaggio accompagnando il pubblico al quadro successivo , quello del “Fantasma del Castello” , ossia il Castello dei Principi di Capano a Pollica.
Della leggenda si tramandano due versioni, la prima che la protagonista fosse un’appestata chiusa nel castello, mentre la seconda versione narra che la protagonista fosse una donzella che il Signorotto locale voleva possedere e impossibilitato nell’intento la rinchiuse nel castello.
La pièce è proseguita con il quadro del Negromante e dei 7 vizi capitali impersonate da maschere grottesche che esaltavano la peculiarità di ogni singolo Vizio.
Il racconto è ispirato alla tragica storia di Vita e Morte del Dottor Faustus, incentrato sul dramma cui va in contro chi osa varcare i limiti conoscitivi, oltre il consentito.
Lo spettacolo è giunto alla sua conclusione con la Presentazione delle 3 streghe Canidia, Sagana e Velia, personaggi della magia oraziana tratti dal Liber I dei Sermones e nella raffigurazione abbiamo assistito alla possibilità di rigenerazione delle streghe tramite l’assunzione del sangue umano.
Una serata in Tema Solstizio d’Estate, momento in cui il sole e luna convogliano a nozze, luce e tenebre si fondono, gli opposti convivono.
Lo spettacolo rientra in un progetto composto da quattro spettacoli legati al ciclo delle stagioni: Solstizio d’Estate ,Sol Invictus ( il momento in cui le tenebre prendono il sopravvento sulla luce, ma in germe sempre presente lo Spirito di Rinascita- dalla Cultura Pagana si passa ai personaggi presepiali settecenteschi), seguono i Baccanalia e infine il trionfo delle stagioni con il Mito di Proserpina.
Conclude con la Personale riflessione sul teatro la Sceneggiatrice Roberta Sandias la quale ritiene che la gente deve avvicinarsi al teatro e la cultura deve adeguarsi alla realtà contemporanea, altrimenti come la specie umana è a rischio, così anche il teatro rischia l’estinzione .
Il teatro è un gioco senza conseguenze e il bambino rappresenta lo spettatore ideale proprio perché sono particolarmente partecipi di questo lusus.
I bambini vivono a pieno la meraviglia ed il loro stupore coinvolge anche l’adulto che trascinato dall’entusiasmo del fanciullo si reca a teatro.
Frattaminore sta vivendo un momento di Rinascita, la sfida dell’Amministrazione, citando il Presidente del Consiglio Antonella Lettera, consiste in una Ricostruzione della Propria identità Frattaminorese e questo Restauro parte dalla Cultura e dalle Tradizioni a Fondamento della Realtà presente.
La Luce sia propizia per la custodia dei valori e delle tradizioni che rappresentano il bagaglio culturale di un popolo in continua evoluzione.

Marianastasia Lettieri