FRATTAMAGGIORE. Passaggio del testimone alla guida dello storico liceo classico Francesco Durante.

Giuseppe Capasso, per 17 anni dirigente scolastico del Durante, ha lasciato ieri l’incarico per godersi la meritata pensione. Al suo posto, come abbiamo annunciato un mese fa, arriva il professore Michelangelo Riemma, (vi invitiamo a rileggere l’articolo  pubblicato su questo sito il 18 luglio al seguente link: https://www.vitawebtv.it/frattamaggiore-liceo-classico-francesco-durante-passaggio-del-testimone-alla-guida-delle-dirigenza-il-31-agosto-il-preside-giuseppe-capasso-lascia-per-aver-raggiunto-il-traguardo-della-pensione-al/ ). Il preside Capasso ha voluto salutare e ricordare questi 17 anni in una lettera aperta, di seguito pubblicata.

Quando non si conoscono bene i fatti nella loro essenza, o quando essi deludono le aspettative di chi è assuefatto al “sistema”, si può incorrere nell’errore di formulare giudizi superficiali e vaghi. Allora, al fine di evitare che ognuno crei la propria versione dei fatti, non resta alternativa che ripercorrere quanto è effettivamente accaduto.

 Sono approdato al glorioso Liceo Francesco Durante nell’a.s. 2014/15 e ho trovato una scuola dalla gestione complessa dal punto di vista logistico-gestionale, priva di una sede degna di questo nome dove svolgere le proprie attività, talvolta oggetto di critiche feroci da parte di coloro che erano portatori di una istanza tutta personale che non vedevano realizzata in un modo che sembrasse loro adeguato.

 Ho trovato un Liceo che nasceva alla sua origine come Liceo Classico, ma che aveva successivamente accolto, tra mille difficoltà, la nascita di un corso di Scienze Umane, che al mio arrivo era cominciato da appena due anni e oggi conta quattro corsi completi e un quinto in formazione. Non è stato facile fare strada al nuovo indirizzo cercando, contemporaneamente, di rafforzare le radici del Durante, rilanciando il Liceo Classico, attraverso l’istituzione di una sezione sperimentale di inglese, l’ampliamento dell’offerta formativa e la partecipazione ad attività come “La notte nazionale del Liceo Classico”.

Mi sono adoperato, in questi anni, per risolvere l’annoso problema della sede scolastica e posso dire con gioia di lasciare l’Istituto in condizione di operare su due sedi, a fronte delle quattro iniziali, la centrale di Via Matteotti e la sede succursale di Via Don Minzoni, un edificio che si può finalmente definire “scuola”.

Perché tutto questo fosse possibile, ho dovuto individuare un team di collaborazione, formato non solo dallo staff di Dirigenza, che mi ha affiancato con dedizione e impegno, ma da tutti quelli che si sono spesi, ciascuno secondo le proprie competenze e le proprie energie, per realizzare il bene comune in un’ottica di onestà e trasparenza. Posso dire oggi di aver trascorso al Liceo Durante anni faticosi, ma dei quali ho raccolto i frutti dal punto di vista umano e professionale. A tutto il personale scolastico, a tutti gli alunni e ai loro genitori lascio gli auguri di continuare a lavorare in modo proficuo per perseguire sempre non il poco dell’interesse individuale, ma il molto del bene comune che resta negli anni”