Frattamaggiore. “Osservazioni sul demos pantodapos nella Repubblica di Platone” con la Prof.ssa Daniela Borrelli

Ritorna una nuova conferenza organizzata dalla “Associazione Ex Alunni del LIceo Durante”, anche questa volta con un relatore di eccezione la professoressa Daniela Borrelli, i titoli parlano per lei oltre ad essere insegnate di Lettere classiche presso il Liceo “P.Giannone” è anche docente universitaria di Storia del teatro antico presso l’Università degli Studi “Luigi Vanvitelli”. Ancora una volta in collaborazione con La Città di Frattamaggiore, il Liceo classico “F.Durante”, l’IC “Capasso-Mazzini” e ultima ma non per importanza l’Associazione Italiana di Cultura Classica.
L’evento si terrà nell’Aula Consiliare della Casa Comunale a Frattamaggiore in Piazza Umberto I alle ore 17:30.

A mero titolo introduttivo dell’argomento Platone si occupa nella “Repubblica” anche di descrivere le democrazie del suo tempo soprattutto nei loro difetti, indicando nello strapotere dei demagoghi e nella struttura delle stesse una causa inevitabile della loro inevitabile degenerazione verso la tirannide.
La demos pantodapos si riferisce esattamente a questo, lo strapotere del popolo che governa secondo il pensiero platonico senza etica e rovesciando i valori tradizionali, senza dubbio lui ateniese di nascita trae queste conclusioni dopo aver visto la scofitta di Atene nella Guerra del Peloponneso. Come suoi contemporanei infatti si ritrova a criticare (seppur nel caso di Platone in modo postumo agli eventi) la democrazia ateniese, ricordiamo ad esempio Aristofane in opere straordinarie come le vespe e i cavalieri per citarne alcune, in quanto una serie di vicende storiche mostrarono la debolezza del sistema politico come nel caso del tradimento di Alcibiade (politico molto in voga che per sfuggire alle accuse a lui rivolte si rifugiò a Sparta) o della condanna e poi esecuzione degli ammiragli della battaglia di Egospotami per non aver soccorso i naufraghi (che non avrebbero potuto vista la gravissima sconfitta farlo).
Vivendo oramai da decenni in un regime democratico è sempre utile interrogarsi sia sulla maturità della democrazia, sia della sua capacità di non finire preda di istinti inumani incitati da demagoghi di varia foggia e collocazione, in quanto come aveva predetto Platone quando questa degenera è facile finire nelle mani di un tiranno.