“Farfariello”, in arrivo nelle edicole l’ultimo libro di Gregorio Di Micco, giornalista di lungo corso

Il libro, arricchito dalla prefazione dell’artista Carlo Missaglia, approfondisce la ricerca su Eduardo Migliaccio, il grande Farfariello, definito da Di Micco il <<Totò’ D’ America>> per la sua grande versatilità nei diversi campi dello spettacolo. Migliaccio era nato a Cava de’ Tirreni (1880) ma dopo qualche anno si trasferì con la famiglia a Napoli. Frequentò l’Accademia di Belle Arti e si appassionò alle macchiette di Nicola Maldacea di cui divenne un attento seguace. Iniziò a recitare nei teatrini di periferia e nelle feste private. Ma quando la sua carriera stava per svilupparsi, ad appena 18 anni, il padre lo chiamò a New York per inserirlo nel circuito lavorativo della banca di cui era direttore. Contro la volontà paterna, prese a frequentare i caffè concerto ed in breve tempo divenne l’idolo degli emigrati italiani creando un nuovo linguaggio da palcoscenico in cui mischiava inglese, italiano e napoletano, definito Italglish. Sul palco cantava, recitava, si travestiva, imitava le star dell’epoca. Nacque così la che ottenne un clamoroso successo in tutti i teatri americani e perfino in Canada. Creava di continuo nuove macchiette, incise numerosissimi dischi. Enrico Caruso lo applaudì a scena aperta in un teatro di Brooklyn. I due divennero amici. Migliaccio compose per lui Tarantella sincera, incisa dal grande tenore.
Gli emigranti lo elessero a loro idolo insieme a Enrico Caruso, i due grandi italoamericani. Effettuò tournè in tutta l’America, compreso il Canada. Nel 1932 interpretò The , un filmato di 20 minuti nel quale esibisce le sue molteplici doti. Nel 1936 tornò in Italia per un trionfale spettacolo all’Augusteo. Vittorio Emanuele lo nominò cavaliere per meriti artistici. Morì a New York 1946 a causa di una grave malattia. Nel libro vi sono tantissime foto dell’artista che appare nelle fogge più disparate. Un attore eclettico, finora semisconosciuto al grande pubblico e che merita di essere fissato stabilmente tra i grandi dello spettacolo napoletano. Le sue numerosissime macchiette sono custodite gelosamente dal Museo dell’Immigrazione nell’Università del Minnesota.
La presentazione del libro avverrà giovedì 2 dicembre (ore 18, studio fotografico Porzio) in via Vittoria 16 a Frattamaggiore. Con Gregorio Di Micco, auore del libro, interverranno il presidente dell’Istituto Studi Atellani, Franco Montanaro, e l’attore Umbreto Del Prete.