Difficile, anzi impossibile, rispondere con una sola definizione alla domanda: che giorno è oggi?

Oggi è il Primo giorno di primavera o, per meglio dire, così lo ricordiamo per tradizione visto che da qualche anno si precisa che, anziché il 21 , è il 20 marzo che
inizia la stagione primaverile.
Il 21 marzo , dal 1996, per iniziativa di Libera, per noi italiani è , però, anche la Giornata dedicata alla memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Da
allora ogni anno in una città diversa, Libera si fa promotrice di significative manifestazioni contro la criminalità organizzata coinvolgendo soprattutto i giovani
cui è rivolto l’invito a non riconoscere mai la malavita come orizzonte del loro futuro ma, anzi, a manifestare la loro condanna e perpetuare il ricordo delle morti
innocenti. Sul sito dell’associazione si leggono numeri spaventosi: 1069 morti, di cui 115 minori, 133 donne e 49 internazionali. E 168 prima del 1961. Questo il lungo elenco che Libera cura da 28 anni. Non è certo per una questione di numeri ma per sottolineare con evidenza oggettiva la gravità dei fenomeni mafiosi.
Oggi la città dove più di tutte le altre sono accesi i riflettori è, certamente, Casal di Principe , la patria di Don Peppe Diana che lì fu ucciso nel giorno del suo onomastico nel 1994 prima della celebrazione della messa del mattino.  

Per amore del mio popolo, non tacerò

Don Peppe Diana

Questo lo slogan della missione che portò avanti fino al suo ultimo respiro e che, evidentemente, determinò la sua condanna a morte. Eroica la sua vita ed altrettanto la sua morte che, però, ha fatto scattare un ulteriore moto di rivalsa contro le organizzazioni criminali tanto che a 29 anni di distanza il Presidente della
repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto essere presente nella sua terra e rendere personalmente e a nome dell’Italia intera, un omaggio riconoscente al giovane
sacerdote massacrato da colpi sparati addirittura in un luogo sacro quale una chiesa.
È bene ricordare, infine, che oggi è anche la Giornata della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999 per celebrare una delle forme di espressione e identità
culturale e linguistica più preziose dell’umanità.
Abbiamo voluto terminare con il ricordo di questa bella istituzione il nostro articolo di oggi per lanciare anche attraverso la nostra voce un segnale di speranza affinché l’auspicabile avvicinamento alla bella arte espressiva che è la poesia, unitamente allamemoria degli episodi tragici di camorra cui rivolgiamo la nostra attenta riflessione, possa indirizzare lo sguardo e la voglia di emulazione verso la bellezza dell’animo umano anziché la brutalità di certe vite bruciate dal male.

Teresa Del Prete

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