CORTE DEI CONTI CRITICA SU PNNR:
“VENGONO RIDOTTE LE RISORSE PER GLI INVESTIMENTI IN SANITÀ E POTERI AGGIUNTIVI NON PREVISTI DALLA COSTITUZIONE”.
19 Marzo 2024 Roma.

La magistratura contabile interviene sulla misura che sposta 1,2 mld dal Piano nazionale complementare al fondo per l’edilizia sanitaria (ex art. 20) su cui è in atto un confronto tra Governo e Regioni.

IL DOCUMENTO della Corte dei Conti recita:

“Oltre a ridurre l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità (l’aver attribuito il finanziamento del programma al Fondo ex art. 20 incide sulle disponibilità per ulteriori accordi di programma) e a incidere su programmi di investimento regionali già avviati, lo spostamento comporta il rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati”, è quanto sottolinea la Corte dei Conti.

Ed ancora: “Se è vero, infatti, che al 31 dicembre 2023 le risorse non ancora utilizzate attribuite all’articolo 20 sono pari a 9,9 miliardi e che esse sono state ripartite tra le regioni, il loro utilizzo effettivo è subordinato alla indicazione in bilancio di importi spendibili compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica”.

Aggiungendo: “In altre parole, pur previste a legislazione vigente, tali risorse non sono già scontate nel tendenziale e quindi richiederanno apposita copertura. Un allungamento dei tempi che dovrebbe essere valutato alla luce dello stato di attuazione dei progetti attivati e che potrebbero registrare fabbisogni difficilmente rinviabili”.

Ed ancora: “Va infine sottolineato, come la norma preveda una ulteriore riduzione dell’ammontare delle risorse destinate ad investimenti, ponendo a carico dell’articolo 20 anche il finanziamento dei maggiori costi dovuti ad incrementi dei prezzi dei progetti che erano a carico del PNC e che non hanno avuto accesso finora al Fondo opere indifferibili. Anche in questo caso, pur essendo prevista una procedura di selezione accurata, le risorse utilizzabili, allo stato non quantificate, ridurranno ancora i fondi destinati ad accordi e, non essendo già scontate nel tendenziale, dovranno trovare spazi adeguati e apposito finanziamento”

Inoltre la Corte dei Conti censura le novità ispettive introdotte dal Ministro Fitto.

Nella sostanza della memoria sul decreto Pnrr depositata in commissione Bilancio alla Camera la Corte dei Conti dà ragione alle Regioni, e censura pesantemente anche le novità organizzative annunciate dal Ministro Fitto, dai poteri aggiuntivi attribuiti alla struttura di missione che il governo come è noto ha accentrato a Palazzo Chigi alle nuove strutture da istituire nelle prefetture, dichiarando che non sono previsti dalla Costituzione.

Gennaro Mallozzi

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