Carnevale: come è nato e come è cambiato nel tempo

Carnevale è una delle feste più amate da grandi e piccini ma non tutti conoscono il suo significato e la sua origine. Già in epoche passate esistevano le feste Dionisiache nella Grecia classica ed ai riti Saturnali nella Roma antica durante le quali erano permessi scherzi ed eccessi e perfino un temporaneo ribaltamento degli stati sociali. Feste simili erano diffuse anche in altre civiltà antiche e tutte erano in onore dei loro rispettivi Dei pagani. Col sopraggiungere della civiltà cristiana e cattolica certi riti sopravvivevano specie tra gli strati più popolari e la Chiesa avvertì l’esigenza di ricondurli nella propria sfera dando loro nuovi significati religiosi. Centralità di tutte le feste cattoliche è stata e sarà sempre la Pasqua di Resurrezione; si pensò, pertanto, di legare i tanto seguiti riti degli eccessi e degli scherzi ad un periodo lontano dalla Pasqua ma che, al tempo stesso, fossero, in qualche modo, legati ad essa. E’ facile ricostruire che alla Pasqua fu anteposto un necessario periodo di preparazione spirituale caratterizzato anche da privazioni materiali e cioè la Quaresima, di cui ci occuperemo in un altro articolo, e che, andando a ritroso, ai 40 giorni di penitenza fu anteposto un periodi di grande libertà durante il quale tutto, o quasi, era permesso. Unitamente alle origini religiose è facile rinvenire anche esigenze pratiche che consolidavano la pratica degli eccessi nel consumo di carne del periodo antecedente la quaresima. La conservazione delle carni, che anticamente era praticata con il sale in luoghi freschi quali cavità o grotte sotterranee, con l’arrivo della primavera subiva, infatti, alterazioni dovute all’innalzamento delle temperature e bisognava consumarne quanto più possibile prima che andassero a male. Il termine Carnevale, non a caso, deriva, infatti, dall’espressione latina “ carnem levare” cioè eliminare la carne. L’invito ad osservare ripetuti digiuni e consumare cibi meno grassi come periodo di preparazione spirituale alla Pasqua per l’elevazione interiore verso valori immateriali fu l’esigenza primaria all’origine della quaresima cui se ne associò, però, anche una molto più pratica quale la necessaria “ disintossicazione” corporale dopo gli eccessi alimentari. Motivazioni religiose ed, allo stesso tempo, esigenze pratiche sono, quindi le basi della moderna festa tanto amata per il divertimento che riesce a diffondere ad ogni età. Anche la consuetudine di mascherarsi è un comportamento di origine atavica quando era avvertita la necessità di nascondere le proprie sembianze nel mentre ci si lasciava andare a pesanti “scherzi” che potevano avere, talvolta, pericolose conseguenze. Come succede sempre tutto cambia e tutto si adegua al tempo in cui si vive ed ecco che , in epoca a noi contemporanea, i modi di festeggiare il carnevale rievocano solo in parte le antiche origini nei luculliani pranzi a base di carne diffusi un po’ dovunque nel nostro Paese e le diverse e famose modalità che vanno dalle sfilate di mastodontici carri a significato ironico alla simulazione di battaglie a colpi di arance o al traversirsi elegantemente in abiti settecenteschi per affollare la città lagunare e tante altre piazze italiane. Non resta che augurare “Buon Carnevale” a tutti qualsiasi sia in ognuno di noi ciò che spinge a festeggiare questa lieta ricorrenza.


Teresa Del Prete