Caivano: grande successo ieri nella Parrocchia S.S.Annunziata dove si è tenuto l’ XI Convegno “GIOVANI E LEGALITÀ” DISAGI DEI GIOVANI (Vivere a Caivano), con il coordinamento del giornalista e scrittore Antonio Trillicoso e le conclusioni di don Tonino Palmese presidente Fondazione Polis

28 Gennaio 202428 Gennaio 2024 Redazione Vita Web TV

Testimonianze, approfondimento legislativo e commozione sono stati i tratti caratteristici di questa 11^ edizione del convegno Giovani e Legalità svoltosi ieri nella chiesa dell’Annunziata. Il tema trattato è stato DISAGIO GIOVANILE – Vivere a Caivano. Il giornalista scrittore Antonio Trillicoso dopo una lunga introduzione sul tema ha passato la parola a don Antonio Cimmino parroco dell’Annunziata che da oltre 10 anni dirige pastoralmente questa porzione del centro storico di Caivano . Subito dopo ci sono stati i saluti dell’onorevole Pasqualino Penza, deputato della Repubblica che ha elogiato questo tipo di iniziative perché evidenziano delle problematiche vissute e presenti nel tessuto della città.
Il momento più emozionante e stata la testimonianza di Lucia Celiento la figlia di Domenico Celiento, vittima della criminalità organizzata.
Un momento intenso, che ha pervaso tutta la platea presente nella piccola chiesa in piazza Pepe a Caivano. La figlia Lucia ha delineato la figura del padre non tanto per le sue richieste ma per il suo carattere, il suo modo di essere con la famiglia e la sua tenacia nel portare a termine ciò che che era l’impegno del suo lavoro. Il brigadiere Mimmo Celiento come veniva chiamato fu ucciso 28 aprile del 1983 mentre si ricava al lavoro da un comando di camorristi perché volevano bloccare il suo impegno coraggioso che stava dando alle indagini sulle estorsioni. Dai Quartiere Spagnoli di Napoli, si era sempre contraddistinto per il suo lavoro. La figlia Lucia ha sottolineato che uccidendo il padre hanno eliminato solo il corpo, perché il suo pensiero e la sua abdicazione per il lavoro è un esempio che non è mai morto, e vivo nei cuori di tutti familiari. Di seguito c’è l’intervento della dottoressa Filomena Sara De Rosa Magistrato del Tribunale di Trani che ci ha fatto riflettere da un punto di vista legislativo, sociale e giudiziario sul disagio giovanile e sulle conseguenze nella società di oggi. Il suo intervento ha precisato dei punti fondamentali ed ha aperto un mondo ai presenti, per addentrarsi di edifici luogo e ambiti del mondo giovanile. Ha concluso i lavori Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis che ha tratteggiato dal punto di vista teologico e pastorale il tema. Con la sua verve simpatica ha messo in campo modalità di interventi, ha suggerito elementi di discussione, ma soprattutto evidenziato un nuovo modo di guardare e di osservare il mondo giovanile che può essere Caivano Napoli o tutte le realtà complicate, difficili, che ci sono in Italia. Attraverso la sua grande esperienza anche come responsabile di contenuti della cittadina di Napoli ha fatto il parallelo colpevole e vittima.
Questo convegno è stato promosso oltre dalla parrocchia dell’Annunziata anche dal NON TACERÒ Social Fest e dall’Associazione CANAPA– per tessere trame di legalità. ‘ Una tematica quelle del disagio giovanile resasi necessaria-dice Antonio Trillicoso, insegnante-scrittore-dopo gli eventi del Parco Verde che seguono altri eventi gravi degli anni precedenti – ha poi sottolineato – che resta il rammarico per la mancata presenza di un rappresentante dell’arma dei carabinieri per omaggiare questa figura importante di Domenico Celiento definito dai suoi colleghi e dai giornali dell’epoca “ leggendario “ ciò che faceva e per come lo faceva che ha onorato con il sacrificio della morte la divisa di carabiniere “

A breve tutti gli interventi in video

Stefano Canciello

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